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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Cardito

Tragedia di Cardito, sospesa la potestà genitoriale. Essobti minacciato in carcere

Il Tribunale dei minori ha sospeso la potestà genitoriale a Felice Dorice e Valentina Casa, padre e madre delle bambine e del piccolo ucciso. Intanto il reo confesso Essobti potrebbe lasciare Poggioreale

La richiesta urgente, arrivata dalla Procura minorile, è stata accolta tempestivamente dai giudici: il Tribunale dei minori ha sospeso la potestà genitoriale a Felice Dorice e Valentina Casa, i genitori di Giuseppe, il bimbo di sette anni ucciso domenica a Cardito, di Noemi, la sorellina ricoverata al Santobono, e di una piccola di quattro anni ora in una struttura protetta.

In attesa dell'udienza per le bambine è stato nominato un tutore, poi verrà deciso chi si occuperà di loro definitivamente. Sarà necessario capire se i genitori siano o meno idonei, altrimenti è possibile vengano affidate ai nonni. Si tratta di ipotesi ad ogni modo ancora premature: le bambine devono ancora del tutto riprendersi da quanto di terribile è accaduto loro nello scorso fine settimana.

Il padre dei tre bambini a "Pomeriggio 5"

Felice Dorice – il padre delle bambine e del piccolo Giuseppe – ha scelto, per parlare di quanto accaduto, le telecamere di Pomeriggio 5 condotto da Barbara D'Urso. "Il dolore è troppo grande. Non riesco neanche a parlare – ha detto – Non so spiegarmi come sia potuto accadere tutto ciò".
"Lei (la madre dei bambini, ndR) mi diceva che non dovevo più telefonare perché non appartenevo più a loro. Io ho continuato ad insistere, ma non mi hanno risposto più a telefono". Ha spiegato di essere andato al Santobono a trovare Noemi.

Le parole del padre dei bambini

Vincenzo, fratello di Felice, ha aggiunto: "Non sapevamo nulla del fatto che i bambini fossero a Cardito. Pensavamo fossero a Sorrento dalla nonna. Questa tragedia si poteva evitare – ha spiegato – Mio fratello è un uomo distrutto. Non mi sarei mai aspettato una cosa del genere da Valentina, conoscendola. Se ha sbagliato, deve pagare anche lei. Se non aveva il coraggio e aveva paura, poteva avvertire le forze dell’ordine o almeno chiamare noi e saremmo intervenuti immediatamente".

Gara di solidarietà per la piccola Noemi

La figlia della coppia è intanto ricoverata ancora al Santobono, in Neurochirurgia. Nonostante fosse arrivata in condizioni disperate, le sue condizioni sono migliorate. Per lei si stanno muovendo scuole, imprese e associazioni. L'obiettivo è garantirle un futuro sereno, da qui il lancio di una raccolta di fondi e beni: i promotori sono le mamme del 41mo circolo Cesario Console, del 91mo circolo, del liceo Umberto I e del gruppo Donna domani. E, mentre la Feltrinelli le sta per inviare dei libri, le mamme delle Scuole Pie – con le volontarie francescane della Chiesa di Santa Caterina a Chiaia – le stanno vicine tutti i giorni.

L'iniziativa per la sorella della vittima

L'omicida di Giuseppe: incolumità a rischio in carcere

È detenuto intanto - dopo la convalida dell'arresto - nel padiglione Avellino del carcere di Poggioreale, Tony Essobti Badre, il 24enne che ha ucciso Giuseppe e massacrato Noemi. È nell'ala del carcere con il più alto grado di sicurezza ed è detenuto in isolamento. Appena entrato nell'istituto di pena napoletano, pare abbia ricevuto minacce da altri detenuti e il rischio per la sua incolumità è molto alto. Non è esclusa la possibilità di un trasferimento in un'altra struttura. "Quando mi ha visto piangeva e chiedeva perdono - ha fatto sapere il consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli, che lo ha incontrato nella struttura penitenziaria - Non sono riuscito a provare alcuna pietà per lui. Personalmente credo che chi uccide è un mostro in particolare se si tratta di bambini e merita una condanna durissima senza alcuna attenuante".

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