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Cronaca Portici

Bambino travolto da un'auto, l'annuncio del padre che fa ben sperare

Il bambino di Portici era stato investito da un'auto lo scorso 13 giugno

"Sono il padre di Luca. Il 13 giugno credevo fosse un giorno come gli altri, invece la tragedia: un'auto investe mio figlio, è bastato un secondo per entrare in un vero incubo. Sembrava un brutto sogno, da quel momento i giorni le ore le settimane, il lavoro, il cibo, la notte, e il giorno, non esistevano più, c'era solo ansia, paura, rabbia, sconforto, di perdere la cosa più preziosa al mondo, nostro figlio. Ci sono volute tre lunghe settimane di rianimazione per sciogliere la prognosi, la strada è ancora molto lunga, il trauma cranico è stato molto forte e molti altri i problemi che stiamo affrontando e lentamente risolvendo. Ci vorranno molti mesi di riabilitazione e non so mio figlio se tornerà come prima,ma non ci importa: l'importante che è vivo e sta bene e deve solo recuperare, ha avuto un vero miracolo, e gli daremo tutto quello di cui ha bisogno". Inizia così la commovente lettera del padre di Luca, il bambino di Portici investito da un'auto lo scorso 13 giugno, che l'uomo ha voluto pubblicare sui social per ringraziare tutti per l'affetto e la vicinanza dimostrate e per informare chi ha seguito con apprensione la vicenda sulle condizioni di salute del figlioletto.

"In ospedale - prosegue il papà di Luca - sto incontrando persone eccezionali con i figli con problemi gravissimi e ci diamo conforto a vicenda. Ogni giorno mi domando perché sono qui. Mio figlio era un bambino sano e non riesco a capacitarmi di come in quel secondo è cambiata la nostra vita e soprattutto come sarà quella di Luca. Posso solo dire che l'ospedale Santobono è stato eccezionale, dal pronto soccorso alla rianimazione, a tutti i neurochirurghi, ortopedici, infermieri. Persone molto professionali e disponibili, senza contare le persone che mi sono vicine direttamente e indirettamente, come i nostri parenti, che non ci mollano un minuto, gli amici che hanno sempre una parola di conforto, tutti quelli che hanno pregato e pregano per Luca, e vi garantisco sono proprio tanti. Questa esperienza ci ha avvicinati a Dio. Preghiamo tanto per Luca e per gli altri bambini, e credetemi ne hanno proprio bisogno sempre. Padre Domenico, parroco della nostra parrocchia, la scuola Don Peppe Diana con la preside, i docenti, genitori e tutti i bambini, i vecchi amici delle elementari e medie, la scuola calcio Atletico Portici del presidente Ciro Sforza, il sindaco Vincenzo Cuomo che ci è stato vicino rispettando il nostro dolore. Era doveroso scrivere questo post per tutte le persone che sono in pena per Luca anche non conoscendolo, e principalmente per dare un messaggio a chi guida in modo irresponsabile o con superficialità, che in quel secondo, o per il cellulare, o per accendere una sigaretta o per qualsiasi altra distrazione, si può rovinare la vita ad una persona e distruggere una famiglia. In questo secondo si racchiude tutto: il pianto, la disperazione e l'impotenza, ma tanta tanta rabbia. Ci resta solo da pregare che Luca ritorni quel bambino felice e sereno che era prima. Grazie a tutti".

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