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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Piazza Bellini

"Noi la galera la facciamo seduti sul gabinetto": a La7 il dramma delle baby gang

La giornalista di Piazza Pulita parla con un gruppo che si definisce una "paranza di baby gang". Retorica da Gomorra e ostentazione della violenza: "Siamo contro tutti gli altri quartieri. Se uno della Sanità viene a San Gaetano lo uccidiamo"

Quattro ragazzini tra gli undici e i quattordici anni, parlano come criminali infarcendo le loro frasi di retorica presa a piene mani da 'Gomorra', rendendosi anche ridicoli per l'ostentazione della loro violenza insensata. Il reportage di La7 "La guerra in testa", andato in onda ieri durante Piazza Pulita, mostra "una paranza di baby gang", come loro stesso si definiscono, che semina violenza tra piazza San Gaetano e piazza Bellini, centro storico napoletano. "Noi siamo contro gli altri quartieri. Se uno della Sanità viene a San Gaetano noi lo uccidiamo", dice il più grande, 14 anni, a quanto pare apprezzato dal resto del gruppo. I bambini mostrano i loro coltelli, le loro pistole a salve, uno del gruppo si vanta di aver appena sparato alcuni piombini verso un militare in servizio. 

"A scuola ci andiamo poco, quasi mai. Abbiamo avuto problemi con la giustizia ma la galera ce la facciamo seduti sul gabinetto, non è niente per noi. Anche 30 o 40 anni passano". Da dove prendono queste frasi? L'ammissione: "Gomorra mette la guerra in testa alla gente. Sangue Blu è un mio cugino morto". Segue quasi una dimostrazione pratica. Un ragazzo passa accanto ai bambini, il 14enne dice alla giornalista: "Guarda come lo guardo". La prima parte del servizio mostra poi la mamma di Arturo Puoti, il 17enne ferito da quasi venti coltellata il 18 dicembre in via Foria. La signora lascia scorrere sul telefono le foto delle ferite inferte al figlio. 

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