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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca Ercolano

Baby gang, la procuratrice: “Occorre un 'esercito' di assistenti sociali, la repressione non basta”

Le parole di Maria De Luzenberger intervenuta alla presentazione del progetto 'La legalità dei sentimenti' al Municipio di Ercolano

Maria De Luzenberger, procuratore generale al Tribunale per i Minorenni di Napoli, è intervenuta alla presentazione del progetto 'La legalità dei sentimenti' al Municipio di Ercolano sottolineando la necessità di accompagnare i più giovani nella legalità. “Occorre un 'esercito' di assistenti sociali, la repressione da sola non è sufficiente”, ha spiegato senza mezzi termini.

“Sento parlare tanto del problema dei giovani, delle baby gang, ma chi opera davvero per i minorenni? Le famiglie? Molto spesso non sono famiglie adeguate e neanche per colpa loro. Lo Stato deve smettere di pensare solo alla repressione. Io sono un magistrato: la repressione va fatta, ma non deve essere l'unico strumento per cambiare le cose perché quando i ragazzi arrivano a Nisida, tra di loro ve ne sono alcuni che hanno pene superiori alla loro età: 17 anni e 23 di detenzione davanti. Una tristezza terribile”, ha spiegato.

“Bisogna investire. Sono la prima a dire che la punizione è necessaria perché è il primo passo per una rieducazione ed è anche il segnale che queste condotte vanno represse. Però, a fianco di questo lavoro che fanno le forze dell'ordine e noi magistrati, ci vuole un esercito di assistenti sociali, ci vorrebbe il tutoraggio nelle case e qualcuno che affiancasse i genitori”.

De Luzenberger ha quindi aggiunto: “Quando vediamo famiglie totalmente inadeguate e magari ce ne accorgiamo tardi perché in generale arrivano poche segnalazioni e non c'è niente altro da fare che collocare un minorenne in una struttura di accoglienza, è una sconfitta" Poi ha concluso: "Bisogna arrivare prima: affiancare le famiglie con dei servizi e affiancare le scuole con progetti, aiutando le insegnanti in questo lavoro educativo e formativo molto difficile che si richiede loro. Ci vogliono psicologi, psicoterapeuti, assistenti sociali preparati e tutoraggio familiare”.

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