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Cronaca

Sesso nei bagni del liceo, è la Napoli delle "baby doccia"

Beatrice Borromeo, in "Sex and the Teens" andato in onda su SkyTg24, ha indagato sulla vita sessuale degli adolescenti. Una 16enne di Napoli racconta quello che succede nel suo liceo

Fanno sesso nei bagni di scuola una volta al giorno, con la stessa frequenza con cui ci si lava: per questo le chiamano le "baby doccia". La vita sessuale delle teeneger (anche partenopee) che viene fuori dall'inchiesta di Beatrice Borromeo "Sex and the Teens" (due puntate, una già andata in onda su Sky) è sorprendente, e c'è da scommettere che scandalizzerà molte persone.

"Nina", nome di fantasia di una studentessa napoletana che frequenta un liceo classico del centro storico, è la protagonista di una delle storie raccontate dalla giurnalista. Sedici anni, già bellissima, racconta – anche attraverso foto e video – cosa sono le "baby doccia". “Il primo anno di liceo, nella mia classe, quasi tutte avevano già perso la verginità. Io mi trovavo un po’ fuori posto – racconta la ragazza – Le mie amiche facevano cose già più spinte, andando con più di un ragazzo a volta. E ingenuamente ho cominciato anche io a interessarmi, a chiedere”.

Da lì, due anni di baby doccia, nel corso dei quali ha accumulato un archivio di filmini hard amatoriali fatti col cellulare. In uno di questi compare un messaggio sul cellulare di un'amica durante una lezione: "SSS", c'è scritto. "È il nostro codice – spiega la ragazzina – Vuol dire ‘sesso?’, tu capisci, dai l’ok e indichi a quale cambio dell’ora vuoi incontrarti”. Il filmato prosegue con la compagna di Nina che lascia l'aula nel corso della lezione e segue un ragazzo nel bagno di scuola. La porta si chiude alle loro spalle, le amiche ridono.

"Nel mio gruppo eravamo sei o sette – continua Nina – Tutte babu doccia, non c’era nessuna che non l’aveva fatto. Mi capitava due o tre volte al mese. Per il primo mesetto andavo sempre con lo stesso ragazzo, poi lui si è trovato un’altra. Ma non ero gelosa, non era una cosa seria. Poi ho cominciato a cambiare partner anche io”.

La prima volta di Nina è stata a scuola, nello spacco tra due ore. Prima sesso orale, poi un rapporto completo. “La prima volta mi è capitato perché mi annoiavo e non sapevo che fare durante una lezione. Questo ragazzo mi ha mandato il messaggio con le tre S e io sono uscita e l’horaggiunto. Sono stata al centro dell’attenzione per giorni. Dopo la prima, la seconda, la terza volta diventa normale. Il rapporto con questi ragazzi? C’era molta indifferenza, come se non stesse succedendo nulla”.

Non solo a scuola. Gli incontri sono anche fuori, di sera. "Organizziamo anche festini, durante l’anno, quando i genitori di qualcuno non ci sono. Ci troviamo per le 9, beviamo un po’ e poi chi vuole sceglie un compagno e va a fare sesso in una stanza, oppure quando perdi ai giochi alcolici paghi un pegno, spesso lieve. Cose soft, tipo toccate o pompino. Poi si esce e si va a casa a dormire”.

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