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Cronaca

L'analisi del Csm: "A Napoli aumentano i baby-boss. Sono come i jihadisti"

Per i magistrati, cambia il profilo del boss. I padrini under 18 subiscono l'influenza delle serie televisive

Emergenza criminalità giovanile. Il plenum organizzato dal Consiglio superiore della magistratura a Napoli ratifica ciò che il senso comune ha già stabilito da tempo: l'aumento di azioni violente e criminali compiute da giovanissimi. Secondo i dati della risoluzione presentata nell'auditorium del tribunale partenopeo, crescono i reati degli under 18 di stampo camorristico, ben dieci tra luglio 2016 e giugno 2017 (rispetto agli otto dell'anno precedente). Nello stesso periodo, sostanziale l'aumento anche dei reati contro il patrimonio, che passano da 201 a 235; mentre sono più del doppio le estorsioni (da 20 a 46). 

A questi numeri andrebbero aggiunte anche le 14 aggressioni contro persone, di cui sette accoltellamenti. Dati che non lasciano dubbi: i giovani napoletani sono sempre più allo sbando e preda dei clan camorristici. Nel report del Csm si legge che in alcuni quartieri della città, vista l'assenza dei vertici delle famiglie egemoni, si sono fatti largo i baby-boss. Succede così per il clan Sibilio, vicino ai Mazzarella, guidato da minorenni o da ragazzi appena maggiorenni. 

Per i magistrati, cambia il profilo del boss. I padrini under 18 subiscono l'influenza delle serie televisive. Nel look e negli atteggiamenti, più che ai loro predecessori, sembrano ispirarsi ai narcotrafficanti sudamericani. Ma è un altro l'aspetto che desta maggiore preoccupazione. Nella risoluzione del Csm si legge di "...qualche filo più sottile ed esistenziale, che lega i giovani che scorrono in armi nelle vie del centro storico di Napoli (le “stese”), per uccidere e farsi uccidere, e i militanti del jihad. Entrambi sono ossessionati dalla morte, forse la amano, probabilmente la cercano, quasi fosse l’unica chance per dare un senso alla propria vita e per vivere in eterno”. 

Nell'analisi proposta durante l'incontro napoletano, si è discusso anche dell'affermarsi di un nuovo tipo di violenza, definito 'epidemica': "Quella che associa a fenomeni predatori una violenza sproporzionata. Dall’insussistenza di motivazioni fondanti le azioni criminose, frutto del desiderio incoercibile di trasgressione e della mancata ponderazione delle conseguenze". 

Sulle possibili azioni di contrasto, la risoluzione chiede al Governo di non intaccare gli Uffici minorili. Anzi, gli stessi, andrebbero implementati con un aumento degli assistenti sociali. Si pensi che a Napoli si conta un assistente sociale per ogni 5.600 abitanti. Così come deve essere più incisiva l'azione della scuola, se si considera che nell'area dell'VIII Muncipalità (Scampia, Piscinola, Chiaiano e Marianella) solo il 36 per cento degli studenti sono stati promossi al terzo anno delle superiori. Nel video in basso, il vicepresidente del Consiglio superiore della Magistratura, Giovanni Legnini, non esclude la sospensione della patria potestà nei casi più gravi, in cui il comportamento delle famiglie pregiudica la crescita dei figli.

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