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Cronaca

Anm, autista trovato a dormire durante il suo turno: "Aspettavo si riscaldasse il motore"

Quarantasette anni, l'azienda lo ha spostato dai turni di notte. "La protesta del giorno dopo? Non ha a che fare col mio caso"

Infreddolito, rannicchiato, "ma certamente non stavo dormendo". Si difende così l'autista di Anm trovato fermo in un bus – secondo gli ispettori a dormire – laddove doveva essere in strada per il suo turno di notte.

L'uomo pare avesse anche una stanza personale nel Parcheggio Brin, ma al Corriere del Mezzogiorno il 47enne ha negato tutto. "Quella notte non è salito sul bus nessun ispettore – ha raccontato – ho ritardato la partenza della linea N5 delle 3.10 di una ventina di minuti perché il bus a metano, come capita spesso, aveva un problema di insufficienza d’aria". "Ho in ogni caso ho effettuato tutte le 4 corse fino a Scampia. Si guardino le immagini delle telecamere", ha aggiunto.

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La camera a Brin è "un'altra falsità". "È stata attrezzata da noi lavoratori, non solo da me, per avere un posto decente di sosta nei pochi minuti tra una corsa e l’altra. Abbiamo raccolto anche arredi dalla strada e l’abbiamo pulita. Era abbandonata". Lui aveva la chiave, ma "nego ci fosse un catenaccio. Mi mostrino le foto".

Per ora, nessuna contestazione per l'uomo. "Sono stato solo spostato dal turno notturno ed ho chiesto la motivazione. Io sono abituato a lavorare di notte da anni, per me è un trauma il cambio di orario". E la protesta dei 63 autisti rimasti fermi nel deposito di via Puglie non ha a che fare con la sua vicenda: "L’azienda, pur di negare che ci siano gravissimi problemi di manutenzione, getta fango su di me e sul mio sindacato".

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