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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca Capri

Isole, gli aumenti dei biglietti: sindaci e cittadini non ci stanno

Palazzo Santa Lucia stima il 10 per cento in più e minaccia sanzioni, la media dei biglietti potrebbe arrivare a 17 euro. Gli armatori dichiarano il 3. I sindaci chiedono al Prefetto di aprire un confronto

È bufera sulle isole dopo gli annunci comparsi ieri nelle biglietterie delle compagnie navale nei quali si comunicava un aumento con effetto quasi immediato delle tariffe e la sospensione delle agevolazioni per i residenti nei giorni festivi.
Come riporta Carlo Franco, giornalista della Repubblica di Napoli, si tratterebbe di un aumento considerevole che potrebbe portare il costo medio di un biglietto di aliscafo a 17 euro.

Un buon 10 per cento in più stando a quanto commentano da Palazzo Santa Lucia, anche se le cifre non sono ancora confermate. La guerra, invece, è già iniziata ed in prima linea ci sono i sindaci di Capri, Ischia e Procida ad attaccare la decisione degli armatori di Alilauro, Alilauro Gruson, Navigazione Libera del Golfo, Alicost e Snav. I primi cittadini hanno anche chiesto al prefetto De Martino  l'apertura immediata del confronto, con la paura di non riuscire a garantire l’ordine pubblico sulle isole.

Anche l’assessore regionale ai trasporti Vetrella, secondo quanto riferisce ancora Franco, ha minacciato (con tanto di lettera firmata) di colpire le compagnie con pesanti sanzioni (avendo violato la norma che vieta alle compagnie di affiggere comunicati che annunciano decisioni non concordate con la Regione), diffidandole dall’applicare questi aumenti ritenuti ingiustificati.

Il Consorzio degli armatori si difende sostenendo che l’aumento sarebbe solo del 3,2 per cento e che si tratterebbe di una decisione forzata, dovuta al caro carburanti: "Non abbiamo fatto altro che adeguare le tariffe al tasso di inflazione reale – dichiara Salvatore Ravenna -, il dato lo abbiamo preso dall'Istat e lo abbiamo applicato come due più due fa quattro. A chi non crede consigliamo di controllare le cifre e così capiranno che l'aumento è del 3,02 per cento. una inezia rispetto alle batoste che abbiamo subito per l'aumento della benzina e di tutti i beni di acquisto delle navi”
Ma non si fermano a questo, gli armatori attaccano anche la Regione, ricordando l’aumento del 9 per cento applicato a partire da gennaio al biglietto “Unico”.

E’ scontro aperto, quindi, tra molte forze in campo. Intanto, tra calcoli e discussioni su caro benzina, iva e tassa di sbarco a rimetterci potrebbero essere ancora una volta i cittadini.

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