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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca San giuseppe vesuviano

"Furbetti del cartellino", nei guai 7 dipendenti Inps di San Giuseppe Vesuviano

L'ipotesi di reato è di false attestazioni o certificazioni nell'utilizzo di badge

Sette dipendenti dell'Inps di San Giuseppe Vesuviano entravano in ufficio per timbrare il cartellino per poi abbandonare il luogo di lavoro senza un giustificato motivo. 

I "furbetti" del cartellino sono stati però scoperti e raggiunti da misure cautelari (interdizione dai pubblici uffici per tre di loro, mentre per gli altri quattro è scattato l'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria). L'ipotesi di reato è quella di false attestazioni o certificazioni nell'utilizzo di badge. A notificare i provvedimenti, emessi dal gip del tribunale di Nola, la Guardia di Finanza. 

Le indagini sono state condotte anche tramite l'installazione di telecamere che "hanno consentito - si legge in una nota della Guardia di Finanza - sia il monitoraggio visivo di un orologio marcatempo per la rilevazione delle presenze giornaliere collocato all'interno dell'ente, sia all'esterno della struttura per verificare l'effettivo allontanamento".

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Intanto, per tutti i cosiddetti "furbetti del cartellino" il futuro riserva provvedimenti molto più severi: il Consiglio dei ministri ha approvato, infatti, in via definitiva, il decreto legislativo che "interviene sulla disciplina prevista per la fattispecie di illecito disciplinare denominata falsa attestazione della presenza in servizio". 

Al dipendente colto in flagrante, si legge nel comunicato di Palazzo Chigi, sarà applicata la sospensione cautelare entro 48 ore e attivato il procedimento disciplinare che dovrà concludersi entro 30 giorni. E' prevista la responsabilità disciplinare del dirigente (o del responsabile del servizio) che non proceda alla sospensione e all'avvio del procedimento. 

"Chi viene beccato a timbrare il cartellino e ad andarsene vede finalmente finita la pacchia. Non c'è una lunga trafila. Ora prendi e vai a casa. C'è il licenziamento in modo cattivo ma giusto", ha commentato il premier Matteo Renzi, in conferenza stampa dopo il Consiglio dei ministri. "E' una norma di buonsenso, non puoi dire che ti è scappato il badge... Chi fa questo sta truffando lo Stato, il Comune, la Regione, la Asl" ha concluso Renzi.
 

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