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Cronaca Piscinola / Via Emilio Scaglione

Arrestato il latitante Marco Di Lauro: era il boss del clan

Era latitante dal dicembre 2004 ed era considerato uno dei trenta latitanti più pericolosi d'Italia

Il latitante e boss dell'omonimo clan Marco Di Lauro è stato arrestato pochi minuti fa grazie ad un'operazione congiunta dei carabinieri, della polizia e della guardia di finanza. Il boss è stato scovato a Chiaiano, a pochi chilometri dalla roccaforte della storica cosca di Secondigliano di cui lui era l'erede al trono. Le forze dell'ordine sono intervenute a via Emilio Scaglione. Insieme a lui c'era la compagna. 

Il video esclusivo del momento dell'arresto 

La latitanza

Di Lauro, 38 anni, figlio del fondatore della cosca Paolo alias “Ciruzzo o' milionario”, era considerato il reggente del clan ed era latitante dal 7 dicembre 2004. In quell'occasione riuscì a sfuggire alle manette nel corso di un blitz che decapitò il clan all'indomani della cosiddetta faida di Scampia. Faceva parte dell'elenco dei trenta ricercati più pericolosi d'Italia, la stessa lista in cui è presente il boss della mafia, Matteo Messina Denaro. Veniva definito dagli investigatori “F4”, il quarto figlio del fondatore della cosca.

Arresto del boss Di Lauro (Foto Ansa)

Le prime reazioni 

La accuse

Dal 17 novembre 2006 era ricercato anche a livello internazionale per associazione mafiosa. Con questa accusa è stato arrestato e dovrà scontare una condanna definitiva a dieci anni di carcere. Di Lauro è stato anche coinvolto nell'omicidio di Attilio Romanò, vittima innocente della camorra, e ritenuto il mandante del delitto avvenuto nel corso della faida per la scissione degli Amato-Pagano dal clan. Per questa accusa è stato condannato in primo e in secondo grado ma la sentenza è stata annullata con rinvio in Cassazione e il processo verrà rifatto dinanzi a un'altra sezione della Corte d'Assise d'Appello di Napoli. Un'altra ordinanza di custodia cautelare l'ha ricevuta per traffico internazionale di stupefacenti tra Napoli e la Spagna.

Arresto Marco Di Lauro, attesa all'esterno (Foto di Alessandra De Cristofaro)

I dettagli dell'arresto 

Non aveva armi né vedette a proteggerlo. In casa aveva pochi soldi e ormai era ad un passo dalla cattura. Quando sono arrivati gli uomini in divisa lui era in pigiama, la moglie in vestaglia, e stava mangiando pasta e pistacchi. Non ha opposto alcuna resistenza e la sua unica preoccupazione quando gli sono state strette le manette ai polsi sono stati i gatti.

Il tweet del ministro Salvini 

"Catturato il superlatitante di camorra Marco Di Lauro, grazie a un’operazione congiunta di Polizia e Carabinieri. 
Complimenti alle Forze dell’Ordine, che dopo l’arresto di un terrorista algerino dell’Isis mettono a segno altra operazione importantissima". Il ministro dell'Interno Matteo Salvini lo ha annunciato soddisfatto su Twitter.

Tradito da una telefonata aveva ancora un ruolo attivo nel clan

Una serie di telefonate si sono susseguite nel pomeriggio tra alcuni membri del clan convincendo gli investigatori che era il momento di intervenire. La fibrillazione era dovuta all'arresto di un affiliato per l'omicidio della moglie a Melito. Questo il collegamento, non smentito dal questore, tra i due fatti di cronaca della giornata. 

L'attesa all'esterno della Questura: zona bloccata (VIDEO)

Centinaia di persone stanno attendendo l'uscita del boss all'esterno della Questura di via Medina. In molti hanno applaudito le forze dell'ordine al momento dell'arrivo di Di Lauro che verrà portato in carcere nella notte per evitare qualsiasi tipo di spettacolarizzazione

L'arrivo di Marco Di Lauro in Questura (VIDEO)

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