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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Arresto Marco Di Lauro, Saviano: "I suoi fratelli già pronti a prendere lo scettro"

Il post del noto scrittore napoletano

"I boss in carica non lasciano mai il loro territorio: è la legge del potere e il potere è presenza. Non si può comandare da lontano perché se decidi di comandare da lontano, dovrai nominare un viceré, e il viceré prima o poi vorrà diventare re. Marco Di Lauro è stato arrestato in un quartiere periferico di Napoli, a Chiaiano, vicino a casa. Suo padre Paolo, il patriarca, era stato catturato a un chilometro scarso dalla villa di famiglia; suo fratello Cosimo, il principe ereditario, era stato arrestato al rione dei Fiori, nel cuore del feudo del clan; suo fratello Nunzio non si era spinto a più di mezzora d’auto da Secondigliano. Erano tutti lì, a casa loro, perché se un boss non è a casa sua, non sta più comandando". Così Roberto Saviano, in un lungo post Facebook, ha commentato l'arresto del boss di camorra Marco Di Lauro.

"Oggi si festeggia l’arresto di un capoclan, ed è giusto esprimere soddisfazione per il lavoro delle forze dell’ordine, ma non si tiene conto che ogni giorno, ogni ora, ogni mese, ogni anno di latitanza di quel capo dimostrano che il territorio lo ha preferito allo Stato, e lo ha preferito perché lo Stato è lontano. Tutto il contrario dei boss, che anche quando non si mostrano fisicamente sono lì, nei loro quartieri, e fanno credere (riuscendoci) di condividere la medesima sorte dei suoi abitanti e di prodigarsi per far fronte a miseria e disagio. Si festeggia, ma nulla cambierà: per una testa che viene tagliata altre sono pronte a nascere. Marco è in prigione, e pronti a prendere il suo scettro ci sono i fratelli Vincenzo e Ciro. Sic transit gloria mundi", conclude il noto scrittore napoletano.

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