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Cronaca Capri / via Aiano di Sopra

Microspia nella villa vip a Capri, indagato il custode

L'uomo è finito in manette per una vicenda di droga, ma resta il mistero sulle presunte microspie nella dimora dell'imprenditore partenopeo Wolf Chitis

Mentre Capri si prepara alla stagione turistica, montano le polemiche (e i sospetti) sul ritrovamento di una o più microspie a casa dell’ingegnere Wolf Chitis, noto imprenditore napoletano. Una vicenda, quella riportata dal Mattino, che ha portato all’arresto del custode della villa in via Aiano di Sopra.

L'uomo finito in manette è indagato per detenzione e spaccio di stupefacenti, oltre che sospettato di violenza privata. Due anni fa il giardiniere della villa, nel proprio alloggio, trovò una microspia collegata ad una sim poi risultata intestata al custode. Da lì la scoperta che factotum avesse un precedente per droga. Ai domiciliari nella villa, continuò a svolgere il suo lavoro per scelta del proprietario, deciso ad attendere che la giustizia facesse il suo corso.

Nel settembre 2015 un nuovo capitolo della vicenda. Cinque giovani stranieri finirono in manette per spaccio. Questi, interrogati, fecero emergere di nuovo il nome del custode, la cui posizione però venne stralciata dal processo perché gli elementi a suo carico risultano deboli. Concluse le verifiche, però, nei giorni scorsi il pm ha chiesto il suo arresto in carcere.

E la stessa vicenda della microspia resta tutta da interpretare. Pare il factotum sospettasse che la sua ex moglie avesse una relazione con l'addetto al verde dell'abitazione, da qui la scelta di "spiarlo". Eppure, gli stessi carabinieri non escludono che altre microspie siano state installate anche nel resto della casa, forse per trarne vicende di “gossip” da utilizzare in modalità non chiarite o soltanto per curiosità.

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