Tentato omicidio Anna De Luca, un arresto nel clan De Micco
La donna, ritenuta vicina ai D'Amico, riuscì a sopravvivere (era il 2014) a sette colpi di pistola
Dagli inquirenti è ritenuto responsabile dell'agguato ad Anna De Luca Bossa, avvenuto nel luglio del 2014. Un uomo, sospettato di essere un affiliato al clan camorristico dei De Micco, è stato messo ieri in manette dai carabinieri della compagnia di Poggioreale. Si è arrivati a lui grazie a numerose dichiarazioni di collaboratori di giustizia.
Si tratta, secondo i magistrati, della persona che su viale Aldo Merola, in scooter e col volto coperto da casco integrale, sparò contro la donna 7 colpi di pistola calibro 7,65. La ferì a gomito, spalla, bacino, ad un braccio e ad entrambe le cosce. Venne salvata al Cardarelli.
De Micco, arrestato il presunto killer di Nunzia D'Amico
Il tentato omicidio è parte del conflitto al tempo scoppiato tra i De Micco e i D'Amico. Secondo quanto ricostruito nelle indagini, i De Micco – dal settembre 2012 e fino agli ultimi arresti di questi mesi – si sono resi autori di continue azioni di fuoco e omicidi, con lo scopo di ottenere la supremazia assoluta sul territorio che era dell'adesso disgregato clan Sarno.
La De Luca Bossa, secondo gli investigatori inserita nelle dinamiche criminali dei D'Amico, è sorella di "Tonino 'o sicc", Antonio De Luca Bossa, e figlia di Teresa De Luca Bossa, entrambi al 41 bis. Al 41 bis c'è anche il compagno della donna, Ciro Minichini. È da lui che ebbe il figlio Antonio Minichini, ucciso nel 2013 dai De Micco per errore mentre si trovava insieme ad una persona appartenente ai D'Amico.