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Sabato, 27 Aprile 2024
Cronaca

La banda della spaccata in manette: 18 colpi tra Napoli e Caserta

Sono secondo gli inquirenti i quattro fermati, tra i 23 e i 48 anni - un italiano e tre rom residenti tra Casal di Principe, Castel Volturno e Mondragone - gli autori dei recenti colpi per 200mila euro

Sarebbero gli autori di ben 18 furti commessi di recente, tra uffici postali, farmacie, gioiellerie ed esercizi commerciali, molti dei quali con la tecnica della "spaccata". In quattro, tra i 23 e i 48 anni - un italiano e tre rom residenti tra Casal di Principe, Castel Volturno e Mondragone - sono stati fermati perché ritenuti autori di colpi messi a segno tra Napoli e Caserta per oltre 200mila euro di incasso, oltre che per decine di migliaia di euro di danni ad uffici ed attività.

Le indagini sono partite il 22 agosto scorso dopo un furto all'ufficio postale di Cesa, dove alcuni banditi con guanti e passamontagna arrivarono con un'auto con targhe rubate, sfondarono con la spaccata la porta d'ingresso e razziarono ciò che poterono prendere in poco tempo, soprattutto cambiali e altri titoli.

Si tratta di uno dei tanti colpi commessi negli ultimi mesi del 2023 dal gruppo di banditi, le cui azioni hanno particolarmente preoccupato soprattutto per la tecnica adottata; a Grazzanise, per esempio, fu colpita una gioielleria, dove i banditi, sfondando il vetro di ingresso e entrando con l'auto nell'esercizio, riuscirono a portare via gioielli per 70-80 mila euro. I carabinieri della sezione operativa della Compagnia di Aversa, coordinati dalla Procura di Napoli Nord, hanno analizzato le immagini delle telecamere di videosorveglianza degli esercizi e quelle installate lungo la pubblica strada, hanno effettuato tradizionale servizi investigativi, tra pedinamenti e appostamenti, individuando così i componenti della banda.

È emerso che la tecnica per introdursi nei locali da razziare era più o meno sempre la stessa, e che i banditi usavano quasi sempre targhe rubate da apporre sulla auto con cui giungevano sul luogo del delitto. Uno dei quattro - hanno accertato i carabinieri - era ricercato da quasi due anni per un condanna emessa dal Tribunale di Napoli sempre per reati contro il patrimonio.

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