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Cronaca Ercolano

Faida di Ercolano, nove arresti per duplice omicidio

Misure cautelari eseguite ai danni di persone, dei clan Birra-Iacomino e Lo Russo, secondo gli inquirenti coinvolte nella morte di Mario Ascione e Ciro Montella datata 2003

Stamane cinque persone, ritenuti esponenti del clan camorristico Barra-Iacomino di Ercolano, e quattro del clan Lo Russo di Napoli, sono stati arrestati dai carabinieri di Torre del Greco. I militari hanno eseguito ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal Gip del Tribunale di Napoli su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia.

Gli arrestati sono ritenuti coinvolti nel duplice omicidio di Mario Ascione e Ciro Montella, uccisi ad Ercolano l'11 marzo del 2003. L'episodio è stato ricostruito dagli inquirenti grazie al contributo di 14 collaboratori di giustizia. Si tratta di uno dei sanguinosi capitoli della faida che si consumò al tempo tra gli Ascione-Papale e i Barra-Iacomino: le vittime, degli Ascione – Mario era il fratello del capoclan Raffaele – furono uccise all'esterno di una sala giochi sul Corso Resina.

Si trattava di una risposta all'assassinio di Giuseppe Infante, cognato del capoclan della fazione opposta Giovanni Birra, che sanciva la temporanea affermazione dei "Birra-Iacomino" nella terza faida di Ercolano.

I pentiti di camorra che hanno supportato gli inquirenti hanno tutti riportato che a decidere la morte di Ascione e Montella furono, dal carcere, i reggenti dei Birra-Iacomino. Il gruppo di fuoco venne fornito invece dai Lo Russo di Miano, fazione alleata al clan ercolanese. Gli assassini usarono come base un lido balneare di Torre del Greco, dove rimasero ore in attesa del momento per colpire.

Le indagini, in questi anni, hanno consentito di fare luce su 32 agguati della faida che ha avuto luogo nella cittadina vesuviana fin dai primi anni '90. Le misure cautelari emesse fin qui, tra mandanti ed esecutori, sono state 108.

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