Blitz contro il clan Elia, tassisti compravano droga per rivenderla ai clienti
Il dettaglio è emerso dalle indagini che hanno portato stamane all'esecuzione di 45 misure cautelari
Nel corso delle indagini alla base del blitz di stamane contro il clan Elia, che ha portato all'esecuzione di 45 misure cautelari contro presunti esponenti del sodalizio criminale, è emerso anche che numerosi tassisti acquistavano stupefacenti dai pusher.
La droga era usata sia per fini personali che per essere rivenduta a clienti. Tra i destinatari delle misure cauteliari anche 17 donne – alcune delle quali a capo di intere piazze di spaccio – e i fratelli Ciro e Antonio Elia: i due, sottolineano gli inquirenti, si recavano spesso a mangiare in un noto ristorante del Borgo Marinari vittima del racket.