Arrestato a Scalea latitante napoletano affiliato alla camorra
Arrestato a Scalea il latitante Ciro Confessore, presunto affiliato, dal personale delle Squadre mobili di Cosenza e Napoli e del Commissariato di Ponticelli nei pressi della stazione ferroviaria di Scalea. Confessore deve scontare 2 anni per droga
Redazione
14 luglio 2009 17:03
Ciro Confessore, 40enne napoletano, è stato arrestato a Scalea perché presunto affiliato alla camorra. L’uomo era latitante da alcuni mesi e cognato del presunto boss Ciro Sarno.
Confessore si era sottratto all'esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica di Cassino (Frosinone).
Confessore deve scontare una condanna definitiva a due anni e mezzo di reclusione per detenzione illegale a fine di spaccio di sostanze stupefacenti.
Il latitante è stato bloccato dal personale delle Squadre mobili di Cosenza e Napoli e del Commissariato di Ponticelli nei pressi della stazione ferroviaria di Scalea dove, secondo gli investigatori, si accingeva a prendere un treno per allontanarsi.
In un appartamento di un centro residenziale di Scalea, dove gli agenti avevano fatto irruzione prima di individuare Confessore nei pressi della stazione ferroviaria, la polizia ha trovato la moglie ed i due figli del latitante.
La possibile presenza di Confessore in provincia di Cosenza era stata segnalata al personale della Squadra mobile cosentina, che insieme ai colleghi campani ha organizzato specifici servizi di controllo.
Confessore si era sottratto all'esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica di Cassino (Frosinone).
Confessore deve scontare una condanna definitiva a due anni e mezzo di reclusione per detenzione illegale a fine di spaccio di sostanze stupefacenti.
Il latitante è stato bloccato dal personale delle Squadre mobili di Cosenza e Napoli e del Commissariato di Ponticelli nei pressi della stazione ferroviaria di Scalea dove, secondo gli investigatori, si accingeva a prendere un treno per allontanarsi.
In un appartamento di un centro residenziale di Scalea, dove gli agenti avevano fatto irruzione prima di individuare Confessore nei pressi della stazione ferroviaria, la polizia ha trovato la moglie ed i due figli del latitante.
La possibile presenza di Confessore in provincia di Cosenza era stata segnalata al personale della Squadra mobile cosentina, che insieme ai colleghi campani ha organizzato specifici servizi di controllo.
Redazione
14 luglio 2009 17:03
Si parla di
