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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

Nascosero l'assassino di Lino Romano: sei arresti

Ordinanza di custodia cautelare notificata a sei persone ritenute responsabili, in concorso fra loro e a diverso titolo, dei reati di favoreggiamento personale ed estorsione

Nella mattinata di oggi, il Gruppo di Investigazione sulla Criminalità Organizzata (Gico) del Nucleo Polizia Tributaria di Napoli ha eseguito un'ordinanza di custodia cautelare nei confronti di sei persone. Sono ritenute responsabili, in concorso fra loro e a diverso titolo, dei reati di favoreggiamento personale ed estorsione entrambi con l'aggravante del metodo mafioso.

Si tratta della conclusione delle indagini partite occasione della cattura di un esponente del clan Abete-Abbinante-Notturno, ricercato per l'omicidio di Pasquale Romano – vittima innocente di camorra – avvenuto il 15 ottobre del 2012 in piazza Marianella. Lino Romano fu ucciso per errore dai sicari degli Abete-Abbinate-Notturno perché scambiato per Domenico Gargiulo detto “Sicc Penniell”, dei Vanella Grassi.

L'esponente di camorra venne fermato all'interno di un cinema abbandonato di Scampia il 21 dicembre del 2012. Nell'ambito delle indagini per ritrovarlo, è stato possibile per le forze dell'ordine ricostruire l'intera rete di persone che ne avevano favorito la latitanza, tra familiari e soggetti apparentemente insospettabili.

L'analisi delle conversazioni intercettate e vari riscontri, inoltre, hanno consentito di fare luce su una vicenda di estorsioni utili a reperire somme di denaro destinate al sostentamento dell'uomo. In particolare agli indagati è contestato di avere costretto, con modalità tipicamente camorristiche, il liquidatore del Fondo Garanzia per le Vittime della strada di Napoli.

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