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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Scoperta maxitruffa, sette arresti tra Napoli e Caserta

Un impiegato delle Poste s'impossessava di raccomandate contenenti assegni. Gli altri, grazie a documenti falsi, l'incassavano

Smantellata una banda di falsari a Torino. La gang era composta da sette persone, tutte arrestate, residenti tra il Casertano e il Napoletano. Gli agenti torinesi hanno portato a termine l'operazion in collaborazione con la polizia postale, la squadra mobile di Caserta e il commissariato di Aversa.

IL SEQUESTRO - Le forze dell'ordine hanno sequestrato un centinaio di assegni, carte d'identità in bianco contraffatte, migliaia di euro in contanti, timbri di uffici pubblici, carte di credito e di debito, dispositivi token bancari e altro materiale. L'operazione ha avuto luogo anche a Genova, Pisa, Livorno, Cuneo, Novara, Firenze e Como.

LA TRUFFA - A far scattare le indagini la denuncia della direttrice di una banca di Torino lo scorso aprile. Il basista, un dipendente delle Poste in servizio a Napoli, secondo gli inquirenti si impossessava di raccomandate contenenti gli assegni. Queste venivano poi girate al "falsario" della banda, che produceva documenti falsi affinché altre persone del gruppo andassero in banca ad incassare.
C'era chi individuava le filiali giuste, prenotava alberghi e organizzava le trasferte. Gli inquirenti hanno fatto luce anche sulle diverse percentuali che i componenti si dividevano una volta ottenuto l'incasso: il 10% andava al basista, il 25% agli scambisti, il resto al capobanda e all'accompagnatore.

I REATI CONTESTATI - Tutte e sette le persone dovranno rispondere dei reati di associazione a delinquere finalizzata al riciclaggio, possesso e fabbricazione di documenti falsi, uso di atti falsi, falsità materiali commesse da privati. Sull'impiegato delle Poste pende anche l'accusa di peculato continuato.

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