Armi ai terroristi, le accuse alla coppia sottoposta a fermo
I due, di San Giorgio a Cremano, sono il 69enne Mario "Jafaar" Di Leva e la moglie 63enne Anna Maria Fontana
Emergono nuovi particolari sull'inchiesta che ha portato al fermo di una coppia di San Giorgio a Cremano. I due, per il periodo 2011-2015 sono accusatui di "aver ceduto in Libia armi da guerra, nonché missili terra-aria e anti-carro, prodotti in Paesi dell'ex blocco sovietico; venduto pezzi di ricambio per elicotteri ad uso militare e materiali dual use ad una società con sede in Iran, Paese sottoposto ad embargo internazionale”. Con la coppia fermato anche un 51enne, amministratore di una società.
(Foto Ansa)
LE ACCUSE - I due coniugi sono il 69enne Mario Di Leva (convertito all'Islam con il nome di Jafaar) e la moglie 63enne Anna Maria Fontana. Agli atti dell'inchiesta anche una foto in cui i due sono ritratti in compagnia dell'ex premier iraniano Ahmadinejad. Avrebbero, per eludere i divieti internazionali, ceduti le armi attraverso società estere a loro riconducibili.
LE ARMI – Una delle forniture, non andata in porto per ''cause indipendenti dalla loro volontà', era diretta alla Libia. Si trattava di 13.950 M14, una eliambulanza convertibile ad uso militare, elicotteri di assalto sovietici MI-17, tre elicotteri Mangusta A129 e missili.