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Quartieri spagnoli, la pedonalizzazione della discordia

Dopo anni di annunci, il Comune di Napoli si appresta a chiudere le strade della zona con fioriere. I commercianti: "Non basteranno, saranno distrutte". La II Municipalità: "Ignorato da oltre un anno un nostro progetto per le telecamere"

I motorini sfrecciano veloci nei vicoli dei Quartieri spagnoli a dispetto di quei cartelli con un omino in un cerchio blu, che starebbe a indicare un'area pedonale. Ce ne sono eccome nelle strade della Napoli più verace di aree completamente dedicate ai pedoni. Eppure, quei cartelli non li rispetta quasi nessuno. Non lo fanno giovani e adulti in sella alle due ruote, così come non lo fanno i residenti che parcheggiano selvaggiamente le automobili.

"E' sempre stato così" è il mantra che risuona nei Quartieri e, forse, è proprio questo uno degli aspetti che ha impedito a questa zona della città di trasformarsi nella Montmartre partenopea, così come aveva annunciato il sindaco Luigi de Magistris nel 2011, ai tempi della sua prima campagna elettorale. I quartieri spagnoli hanno avuto un innegabile boom negli ultimi anni, ma il disordine è sotto gli occhi di tutti. In dieci anni, si sono susseguiti annunci di ristrutturazione urbanistica mai realizzati. Oggi, sembra che il Comune di Napoli si appresti a piazzare fioriere per chiudere strade come vico Lungo Gelso. Una proposta che non convince, soprattutto i commercianti. "Prima qui c'era una panchina che chiudeva la strada - racconta il gestore di una lavanderia - ma è stata distrutta dopo pochi giorni. Le fioriere farebbero la stessa fine". 

I ristoratori, da tempo, chiedono una pedonalizzazione tecnologica, con varchi telematici e telecamere: "Ci vogliono misure forti, tecnologiche: telecamere e dissuasori. Risposte in linea con le capitali d'Europa". Eppure, un progetto per la pedonalizzazione tecnologica esiste dalla primavera 2019: "Lo presentammo al Comune di Napoli e le reazioni, anche del sindaco, furono entusiaste - spiega Marcello Cadavero, assessore ai Lavori pubblici della II Municipalità - Servivano 99mila euro, una cifra molto bassa rispetto ad altre spese dell'Amministrazione. Ci dissero che sarebbe stato inserito nelle misure finanziate col progetto Unesco. Poi, il Comune non ci ha detto più nulla e adesso veniamo a sapere che la volontà è quella di mettere le fioriere. Credo, purtroppo, saranno inutili, ma se ce lo avessero detto prima, le avremmo messe in un mese".

L'assenza di vigili urbani nei vicoli dei Quartieri è un altro tema che attraversa amministrazioni e stagioni politiche: "Ho investito in un'area pedonale che esiste solo sulla carta - afferma il titolare di un bar - Ogni giorno combatto contro la sosa selvaggia. Mi capita, spesso, che auto e motorini sia parcheggiati anche davanti al mio locale, impedendomi di entrare. Le forze dell'ordine non si vedono quasi mai". Un andazzo confermato anche dall'assessore Cadavero: "La mancanza della municipale in queste strade è storia vecchia. Si liminato a passeggiare in via Toledo, ma non si addentrano. In questo modo, lasciano che i cittadini dirimano le questioni tra di loro. Ovviamente, molti residenti non concordano con la pedonalizzazione, perché vogliono parcheggiare l'automobile sotto casa. Si tratta di uno scenario pericoloso, perché alla fine vince il più prepotente. Purtroppo, il Comune di Napoli non è stato all'altezza del boom dei Quartieri spagnoli". 

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