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Cronaca

Feriti di Capodanno, negli ospedali è già allerta

Il presidente dell'Ordine dei medici invita a fare attenzione: "In Campania lo scorso anno un terzo degli incidenti di tutto il Paese. Ci prepariamo al peggio, ma speriamo prevalga il buon senso”

Un giorno a Capodanno, e negli ospedali di Napoli e provincia è già allerta per gli incidenti, causati dai fuochi pirotecnici, che ogni anno puntualmente funestano i festeggiamenti della notte di Santo Stefano. “Ci prepariamo al peggio con la speranza che il numero degli incidenti si riduca al minimo – dice il presidente dell'Ordine dei medici, Bruno Zuccarelli – È incredibile che ogni anno ci si debba ritrovare a parlare di 'bilancio delle vittime', come se si trattasse di una guerra. Mi auguro che alla fine prevalga il buon senso e che non ci si lasci andare a festeggiamenti assurdi, come sparare in aria con pistole e fucili”.

Lo scorso anno ”in Campania – spiega Zuccarelli - si è registrato quasi un terzo degli incidenti di tutta Italia”. Sono stati infatti 107 i feriti accolti negli ospedali, questo su di un totale di 361 persone che in tutta Italia hanno subito traumi per aver maneggiato incautamente materiale esplosivo. “Napoli, neanche a dirlo – continua il medico – è stata una delle città che hanno indossato la maglia nera. Questo, alle soglie del 2014, non è accettabile. Anche perché, il più delle volte, le vittime sono i bambini. I comportamenti incoscienti dei genitori mettono a rischio proprio i più piccoli”.

L'invito alla cautela riguarda anche i giorni successivi ai festeggiamenti. “Moltissimi ragazzini – aggiunge il presidente Zuccarelli – si feriscono, in maniera anche grave, raccogliendo da terra i fuochi inesplosi. Una pratica pericolosissima, basta un istante per restare segnati per sempre”. Tra le ferite più comuni ci sono naturalmente quelle alle mani e agli occhi. In questo caso il consiglio è di correre in ospedale, cercando di tamponare eventuali emorragie ma senza intervenire con 'rimedi casalinghi'. Soprattutto per gli occhi, infatti, manovre errate potrebbero infatti peggiorare la situazione e compromettere la possibilità di una guarigione. “La speranza, mia e di tutti i colleghi che rappresento – conclude il presidente dell'Ordine dei medici – è che una notte di festa non si trasformi ancora una volta in un dramma. Speriamo in un nuovo anno sereno e di ripresa”.

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