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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Pompei

Denunciò il pizzo, appello di un imprenditore: "Lo Stato mi costringe all'elemosina"

"E' meglio espatriare che denunciare le mafie. Io posso provare che una volta che hai testimoniato diventi il niente, nessuno si interesserà se vivi oppure crepi, e il mio caso lo dimostra", ha affermato Luigi Coppola

Appello di Luigi Coppola, testimone di giustizia di Pompei, che nei mesi scorsi aveva chiesto al viceministro Bubbico di interessarsi alla drammatica situazione in cui si trova costretto a vivere con moglie e figlie: "Senza casa, senza lavoro, ero un imprenditore e ora sono un elemosinante e un morto che cammina senza più la protezione", è la denuncia dell'uomo.

"E' meglio espatriare che denunciare le mafie. Io posso provare che una volta che hai testimoniato diventi il niente, nessuno si interesserà se vivi oppure crepi, e il mio caso lo dimostra". "Se è capace venga a Pompei a vedere lo Stato e l'indifferenza come hanno ridotto Luigi coppola e famiglia. Io ci metto la faccia. Faccia altrettanto Bubbico", conclude il testimone di giustizia, che denunciò la richiesta di pizzo da parte di malavitosi.

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