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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Quarantasette anni fa moriva Totò: non c'è ancora un museo dedicato a lui

Stamane la figlia del Principe ha omaggiato suo padre, insieme a tantissimi altri napoletani, nel Rione Sanità, dove Antonio De Curtis ha avuto i natali. “Vorrei inaugurare il suo museo prima di morire: chiedo troppo?”

Quarantasette anni fa si spegneva il Principe della risata Antonio De Curtis, esattamente il 15 aprile del 1967. A celebrare Totò, sua figlia Liliana, che è intervenuta stamane – dal Rione Sanità, dov'è nato il Principe – alla Radiazza condotta da Gianni Simioli con Francesco Emilio Borrelli su Radio Marte.

"C’è tanta, ma tanta gente – ha spiegato Liliana De Curtis – Napoletani dei quartieri, ma anche quelli che sono arrivati da tutta la Campania. Alcuni lo fanno ogni anno quasi per tradizione". "Ringrazio la gente della città per cui papà non è mai morto – ha continuato la figlia dell'artista – Questa mattina siamo in tanti raccolti sotto casa sua, e non vi nascondo che ancora mi commuovo per tanto affetto. Resta sempre e solo la paura non di riuscire a vedere il museo di Totò. Vorrei riuscire ad inaugurarlo io prima di morire: chiedo troppo?".

"Non perderemo mai l’occasione per ricordare che un museo di Antonio De Curtis non c’è ancora – raccontano Simioli e Borrelli – nonostante le tante promesse che si sono succedute negli anni. Non vorremmo che prima o poi il museo lo facciano a Belluno o a Cuneo, dove probabilmente le istituzioni sono più attente ad omaggiare questo grande artista napoletano e italiano".

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