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Cronaca

ANM, i sindacati si ribellano ai licenziamenti: "Ci saranno ulteriori disagi"

Prevista una riduzione di personale di 325 unità, entro il 2019. Usb: "Non possono far pagare la crisi solo ai lavoratori. Vogliono spacchettare l'azienda e venderla"

Stamattina l'ANM ha consegnato alle parti sociali una preinformativa in attesa della riunione comunale di lunedì. Secondo quanto riferito da delegati USB trasporti, l'amministratore unico Nicola Pascale ha comunicato che il concordato dovrà prevedere la riduzione di 325 unità in uscita entro il 2019. Nello specifico ci saranno 81 pensionamenti, 58 unità a completamento della 223 e 186 unità (principalmente all'interno dell'area sosta) con modalità da stabilire. 

IL COMMENTO DI USB - "Secondo l'ANM, e quindi secondo questa Amministrazione Comunale, il rilancio del trasporto pubblico locale a Napoli deve passare semplicemente per la riduzione del costo del personale, che si tradurrà inevitabilmente in ulteriore riduzione del servizio", dichiara Marco Sansone del Coordinamento Regionale USB. "Avevamo visto bene, purtroppo, quando nel corso del 2017 ci siamo opposti ai piani di risanamento non firmandoli perchè privi di investimenti e risorse economiche disponibili per il concreto salvataggio ed il rilancio dell'ANM. A tre giorni dalla presentazione del nuovo piano l'unica cosa che viene presentata alle parti sociali sono licenziamenti di personale che non miglioreranno di una virgola il servizio, medicine incapaci di curare. Stanno rispacchettando e ridimensionando l'ANM per poi svenderla ai privati. Noi ci opporremo con ogni mezzo". 

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