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Cronaca

Il futuro dei trasporti a Napoli nei prossimi mesi: le ipotesi in campo

80 nuovi bus in arrivo, possibile rafforzamento delle linee extra urbane. L'amministratore unico di Anm Pascale ha fatto il punto della situazione in Commissione Infrastrutture e Trasporti

Anm negli ultimi mesi ha subito un drastico ridimensionamento dei propri introiti. Solo la Metro, infatti, è passata dai 145mila passeggeri trasportati al giorno a 18mila. E' quanto ribadito dall'amministratore unico dell'azienda di trasporto pubblico cittadina, Nicola Pascale, nel corso dell'ultima riunione della Commissione comunale Infrastrutture e Trasporti, convocata per discutere del potenziamento dell’offerta di trasporto intra ed extra urbano per far fronte alle difficoltà connesse alle misure di distanziamento sociale imposte da Covid-19.

Quello della necessaria estensione dell’offerta di trasporto pubblico per far fronte alle regole del distanziamento è un tema che - come ha ribadito il consigliere comunale di Sinistra Napoli in Comune a Sinistra, Mario Coppeto nel corso della riunione - è un tema che diventerà più che mai urgente in autunno, quando, riaperte scuole e università, l’offerta di trasporto pubblico risulterà ancora più drammaticamente insufficiente.

"L’Anm, che in questa fase ha deciso di potenziare le 20 linee su gomma che trasportano il 70 per cento dei passeggeri, sta facendo una valutazione su questa possibilità - ha spiegato Pascale - . Intanto, tra un mese, un mese e mezzo, arriveranno 30 nuovi bus, e altri 50 si prevede che arrivino a settembre. Inoltre, ancora sono incerte le normative sul distanziamento sociale nel prossimo futuro, mentre, a parte la Metro, ancora c’è un afflusso di passeggeri limitato. A fine settimana, comunque, un'ipotesi sarà sottoposta all’amministrazione comunale: quella più praticabile è di rafforzare, con subappalti, le linee extra urbane".

Fitti dei locali e "superminimi"

All’amministratore unico della partecipata comunale, poi, alcuni consiglieri, nel corso della commissione, hanno chiesto dati e valutazioni in merito a due particolari problemi. Innanzitutto quello dei fitti di locali: molto gravi sono le difficoltà con le quali gli affittuari stanno facendo i conti a causa dell’emergenza sanitaria, come ricordato da Aniello Esposito del PD. Pascale ha spiegato che Anm si è regolata finora sulla base di quanto fatto dal Comune per gli affitti di locali del proprio patrimonio: esenzione dal pagamento per quelle attività che, nella fase 1, sono state sospese per legge, rateizzazioni per le attività che, pure se non sospese, hanno subito un drastico ridimensionamento dei propri introiti. Solo le metropolitane sono passate dai 145mila passeggeri trasportati al giorno a 18mila. In questi giorni, incontri con gli affittuari in maggiore difficoltà consentiranno ad Anm di trovare soluzioni capaci di contemperare, da un lato, le esigenze dell’azienda, dall’altro, quelle degli affittuari: "Non c’è nessun atteggiamento vessatorio nei loro confronti, perché proprio Anm è interessata a che i punti vendita continuino a funzionare", ha concluso Pascale. 

Altro tema posto dai consiglieri Esposito e Rosario Andreozzi (DemA), è quello dei “superminimi” dei funzionari Anm che, secondo quanto richiesto proprio dal Consiglio, dovrebbero essere annullati in tutte le partecipate. "Si tratta - ha spiegato Pascale - di una materia delicata: secondo il codice civile, riduzioni di stipendio possono essere adottate solo con l’accordo dei dipendenti che, altrimenti, ricorrono in giudizio, una eventualità, quella dei contenziosi, che l’azienda, uscita da poco dal regime concordatario, è disponibile ad affrontare pur in presenza di pareri tecnici che la danno per perdente in giudizio". Dati più particolareggiati sull’entità delle somme di cui si discute, l’amministratore unico si è impegnato a fornirli quanto prima.

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