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Cronaca

È ancora emergenza sanitaria: ambulanze ferme in ospedale

Il sovraffollamento delle strutture costringe le ambulanze ad aspettare il trasferimento dei pazienti dalle lettighe alle barelle. Galano: "Mortificazione per le nostre eccellenze sanitarie"

Non si ferma l'emergenza sanitaria a Napoli, questa volta tocca alle ambulanze in completo caos. L’origine del problema è da ricercarsi ancora nel sovraffollamento dei pronto soccorso che affannano a ricevere i nuovi degenti giunti in ambulanza. Così i mezzi adibiti al soccorso d’urgenza restano posteggiati molto tempo in attesa che i pazienti possano esseri trasferiti dalle lettighe alle barelle con evidenti conseguenti ritardi per le chiamate successive.

Giuseppe Galano, presidente regionale dell'Aaroi-Emac (sindacato degli anestesisti e rianimatori) e direttore responsabile della Centrale operativa regionale e territoriale, spiega che questa situazione insostenibile “mortifica le tante eccellenze del nostro sistema sanitario” e ancora racconta che in mattinata 7 ambulanze su 19 sono rimaste bloccate più di 3 ore tra il Loreto mare, Il San Giovanni Bosco, Il Cardarelli e il San Paolo.  A quanto pare questa situazione non è più l’eccezione, ma si sta trasformando pian piano nella quotidianità.

“Alcuni sindacati – ha sottolineato ancora Galano ribadendo che occorrono soluzioni in maniera rapida -  per decongestionare i presidi, hanno proposto di trasformare il Cardarelli in ospedale solo per emergenze. Questo però svilirebbe l'importanza del primo ospedale del Sud Italia già colpito da tanti tagli, come nel caso dell'eccellente reparto di Endocrinologia. Temporaneamente gli ospedali senza pronto soccorso dovrebbero dare la disponibilità dei loro posti letto, ma nessuno lo fa mai perché non fermano le loro liste d'attesa dei ricoveri” (Ansa).
 

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