"Non mi fate la guerra che poi la perdete", ecco chi era il 29enne ucciso ieri
Salvatore D'Orsi utilizzava spesso frasi cult tra coloro che fanno parte di ambienti malavitosi: "Il leone è ferito ma non è morto". Proprio ieri aveva scritto: "Se muoio non venire alla tomba a dirmi che ti manco"
Muore a 29 anni Salvatore D'Orsi, noto alle forze dell'ordine, residente a Ponticelli. L'uomo, come raccontato, ieri è stato vittima di un agguato nei pressi della sua abitazione, in tarda serata. Colpito da tre proiettili, D'Orsi ha raggiunto casa dei suoi genitori ed è stato trasportato dal padre a Villa Betania. Stamattina la morte: l'operazione d'urgenza non è servita. D'Orsi si faceva soprannominare 'Poppetta', e così lo ricordano i suoi cari su facebook: "Ciao poppetta, riposa in pace. Sei stato più di un familiare per me".
Sul suo profilo, D'Orsi aveva un linguaggio che spesso faceva riferimento a guerre e battaglie. In una recente foto scriveva: "Il leone è ferito ma non è morto", in un altra: "Non mi fate la guerra che poi la perdete". Ieri: "Quando morirò non venire alla tomba per dirmi quanto mi ami e quanto ti manco, perché quelle sono le cose che voglio sentire mentre sono vivo".