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Cronaca Vomero

Ospedale Santobono, padre di una piccola paziente aggredisce un infermiere

Nuovo episodio di violenza ai danni di personale sanitario presso il nosocomio napoletano

Ancora un caso di violenza ai danni di personale sanitario all'interno di un ospedale napoletano. L'ultimo episodio si è verificato all'ospedale Santobono, alle prime luci dell'alba di domenica.

A denunciare l'accaduto è l'associazione Nessuno Tocchi Ippocrate: “In data 22 settembre alle ore 5:06 veniva triagiata in codice verde una bambina di 5 anni per 'difficoltà respiratoria'. La piccola, accompagnata dalla madre, entrava dopo pochi minuti e veniva assistita dalla dottoressa di guardia che la visitava e intraprendeva la terapia, secondo protocollo, con broncodilatatore e cortisonico, trattenendo la bambina con la madre all’interno del Pronto Soccorso per monitorarne la risposta clinica. Verso le 5.50 giungeva al Pronto Soccorso il padre della bambina e si presentava al Triage chiedendo, con tono arrogante e minaccioso, dove fosse la figlia. L’infermiere triagista rispondeva garbatamente che la bambina stava per essere rivalutata dalla dottoressa per poi essere dimessa e, avendo percepito una situazione potenzialmente pericolosa, si offriva di accompagnare il genitore dalla figlia per consentire di rendersi conto delle buone condizioni cliniche della minore. Una volta all'interno, il genitore faceva intendere di non voler uscire ed accomodarsi in sala di attesa come di regola. Tale richiesta veniva gentilmente rivoltagli dal medico di turno e dagli altri infermieri dedicati all'assisitenza. Dopo qualche minuto rientrava lo stesso l’infermiere a chiedere, ancora una volta volta con tono pacato e modi gentili, al padre di uscire dal Pronto Soccorso per sistemarsi nella sala di attesa parenti fino ad ultimazione delle procedure di dimissione.

All’ennesima richiesta di uscire, verso le 6:20, il padre della bambina cominciava ad aggredire verbalmente e fisicamente l’infermiere, sputandogli addosso e colpendolo con una stampella canadese. L’infermiere provava a sfuggire all’ira immotivata del soggetto, correndo verso il triage. Ma, nel frattempo, alcuni individui di sesso maschile che accompagnavano l’uomo, forzavano le porte del triage e partecipavano all’aggressione fisica e verbale dell'infermiere. A questo punto intervenivano i due agenti del servizio di vigilanza per dividere le parti ed evitare lesioni più gravi. La madre della piccola, incurante della violenza che si era scatenata da parte dei suoi congiunti, chiedeva con insistenza il foglio di dimissione della bambina che intanto piangeva disperata.

La vicenda obbligava il personale di turno in Pronto Soccorso a barricarsi all’interno e ad interrompere, per quasi un’ora, il servizio. Alle 06:29 veniva chiamato il 112: interveniva la Polizia di Stato con raccolta delle generalità delle parti. L'infermiere, barbaramente aggredito, si faceva medicare e praticava Rx mano sinistra con riscontro di rima di frattura alla metafisi prossimale della 4 falange. Veniva dunque refertato con prognosi di 24 giorni".

Pronta la solidarietà dell'Azienda ospedaliera, con l'intervento sul posto del Direttore Generale Anna Maria Minicucci che ha trascorso buona parte della mattinata con il personale in servizio garantendo, da subito, azioni mirate al decongestionamento del Pronto Soccorso ed all'aumento della sicurezza per gli operatori. 

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