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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

"Non ti impicciare, torna a lavorare": infermiera aggredita dal neopapà

L'uomo dormiva, fuori orario di visite, nel letto della moglie che aveva appena subito il taglio cesareo. All'invito a uscire rivoltogli dall'infermiera ha dato in escandescenze

Un'infermiera sarebbe stata aggredita questa mattina a Napoli, in una struttura sanitaria non meglio specificata perché l'Associazione 'Nessuno Tocchi Ippocrate' preferisce tenerla segreta, rispettando le volontà della diretta interessata. La donna aveva chiesto al marito di una neo mamma, che di recente aveva subito un taglio cesareo d'urgenza, di uscire dal reparto, considerato che non era orario di visite. Di seguito il racconto dell'infermiera. 

"Stamattina alle 7:00, inizio del mio turno; entro in una delle camere in reparto dove trovo una paziente che aveva subito un taglio cesareo d'urgenza e alla quale era stato prescritto il giusto riposo post operatorio, in piedi, rannicchiata dal dolore e leggermente appoggiata al suo letto che vedo occupato da una figura coperta dalle lenzuola che inizialmente non riesco a riconoscere. Quando mi avvicino e chiedo spiegazioni alla paziente mi viene detto che è suo marito, entrato in reparto verso le 5 del mattino (quindi di nascosto dal personale sanitario e fuori dall'orario di visita) e che sta dormendo perché lei gli ha ceduto il suo posto letto. Dopo aver chiarito che essendo un reparto di ginecologia e ostetricia non accettiamo la permanenza notturna di uomini, che non era orario di visita, che quel letto è stato disposto solo per la paziente, che dati i punti di sutura freschi aveva solo lei bisogno di riposo a letto, sveglio il marito ed elencati i motivi lo invito ad uscire dal reparto".

"Seguono vari insulti da parte di entrambi, i 'fatti i ca**i tuoi e vai a fare l'infermiera' da parte di lei, come se tutelare la salute della paziente anche se lei la trascura per il riposo del marito non fosse un mio dovere professionale, il rifiuto di lui ad uscire, il mio 'Se non esce mi costringe a chiamare la Guardia' e i di lui ripetuti "Se la chiami ti picchio!". Una volta chiamata la guardia il marito ha continuato ad inveire contro il personale sanitario, per poi fare la vittima citando la preoccupazione verso la salute del nascituro, che se fosse stata una preoccupazione così elevata avrebbe compreso anche il bisogno della moglie a riposare dopo un intervento chirurgico, a mio parere”

Si tratterebbe della 61esima aggressione al personale sanitario dall'inizio dell'anno. Tutti gli episodi sono resi noti dall'associazione 'Nessuno tocchi Ippocrate'. 

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