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Cronaca Chiaiano

Il racconto del 15enne aggredito a Chiaiano: "Nessuno ci aiutava"

Insieme ai suoi due cugini, con lui e anch'essi presi di mira dalla baby gang, Gaetano ha raccontato dell'indifferenza generale durante l'aggressione. Migliorano le sue condizioni. La madre: "Chi sa parli"

L'indifferenza generale a quanto stesse accadendo. È questo uno degli aspetti che maggiormente colpisce di quanto accaduto ieri nei pressi della stazione della metropolitana di Chiaiano, dove Gaetano, 15 anni, è stato picchiato da alcuni ragazzini.

Della vicenda emergono nuovi particolari. Il ragazzo era con i suoi due cugini, coetanei, tutti diretti a Qualiano per incontrare alcuni amici. All'improvviso spunta la baby gang. Uno di loro minaccia Gaetano, lo strattona, inizia a malmenarlo. I cugini della vittima riescono a scappare, chiedono aiuto ma nessuno interviene.

Lo stesso Gaetano riesce ad alzarsi e a scappare dai suoi aguzzini, rifugiandosi nella metro dove non trova però alcun sostegno. “Chiama polizia o carabinieri”, gli dicono. Li soccorre un amico, e Gaetano si ritrova in ospedale (al San Giuliano di Giugliano) dove sono costretti a togliergli la milza, perforata.

Arancia Meccanica alla metro, 15enne perde la milza

Le condizioni di Gaetano, intanto, migliorano. Ai microfoni di TeleClubItalia il dottor Pasquale Gagliardo – dell'equipe che lo assiste – ha spiegato: “Il decorso postoperatorio è regolare e il ragazzo ora non dà preoccupazioni, anche se è stato un intervento di urgenza impegnativo perché è arrivato con un emoperitoneo molto serio. Siamo però intervenuti per tempo”. “In pratica – prosegue il medico – il ragazzo si era fratturato la milza, in seguito ad un trauma dell’addome. La prognosi è ancora riservata perché non sono ancora trascorse le 24 ore, ma siamo fiduciosi perché i parametri sono stabili”.

I commenti

La madre dell'adolescente ai microfoni dei media ha intanto spiegato di poter adesso riuscire a "capire" chi vuole farsi giustizia da solo in casi come questo, perché ad ogni caso di bullismo ci sono manifestazioni ed indignazione ma tutto poi resta come prima. "Chi ha visto denunci", è il suo forte messaggio.

Il questore Antonio De Iesu, a poche settimane dal caso simile di via Foria, condanna il gesto. “Assurda e immotivata violenza aggressiva di un branco”, le sue parole, assicura indagini lampo (“si stanno estrapolando immagini e ricostruendo i fatti”), ma soprattutto lamenta l'omertà della cittadinanza: "Nessuno ci ha chiamato".

Amleto De Vito, consigliere dell'VIII Municipalità, ha invece dichiarato: "Avevo già chiesto in passato che la stazione della metro fosse presidiata da forze dell'ordine, ma nessuno mi ha ascoltato. Nel fine settimana si incrociano ragazzini tra cui c'è forte rivalità, provenienti da Mugnano, Marano, Melito e Giugliano. Oggi ho chiesto di nuovo un presidio fisso della polizia nel fine settimana. Bisogna poi sottolineare, che la delibera comunale sulla movida dovrebbe essere estesa e applicata anche alle periferie. In settimana ci sarà un sit-in di protesta con associazioni, scuole e cittadini".

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