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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Pimonte

Qundicenne stuprata dal branco, uno dei violentatori: "Ci hanno costretti"

"Costretti per non diventare vittime dei bulli", avrebbero confessato al parroco della cittadina. Che è ancora sotto choc per quanto accaduto

"Vivo questo momento come un fallimento delle istituzioni". Così l'assessore alla Pari opportunità e alle Politiche giovanili del Comune di Pimonte, dove una 15enne è stata violentata da un branco di 12 minorenni di cui 11 finiti in comunità e uno (minore di 14 anni), affidato ai genitori. "Il ritardo con cui la ragazza ha raccontato l'accaduto – ha aggiunto l'assessore – denuncia la scarsa fiducia che aveva nelle istituzioni".

Una vicenda terribile, che si arricchisce di particolari macabri e pentimenti. Uno dei ragazzini ha confessato al parroco della cittadina Gennaro Giordano che se non avesse partecipato sarebbe diventato lui stesso vittima del branco.

"Erano pentiti – dice il parroco a proposito di alcuni dei ragazzi – Hanno detto di aver partecipato alla violenza perché avevano paura dei ragazzi che hanno alle spalle famiglie malavitose. Hanno sostenuto di aver avuto paura di diventare a loro volta vittime di quei bulli". Una ricostruzione difficile da accettare, con l'avvocato di uno dei giovanissimi aguzzini che spiega: "Solo quando ho spiegato al mio assistito che anche intimorire una ragazza per ottenere in cambio un rapporto sessuale vuol dire usarle violenza, quello ha cominciato a capire ed è rimasto spaventato del suo stesso gesto".

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