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Aumento di potenza del contatore elettrico: quanto costa e come si ottiene

Se avete l'abitudine di utilizzare contemporaneamente più elettrodomestici, potrebbe essere il caso di aumentare la potenza elettrica fornita

Gli elettrodomestici di nuova generazione sono progettati per consentire la massima efficienza con il minor consumo e dunque possiamo utilizzarli sicuri di un buon risparmio in bolletta. Se però si ha un contratto di fornitura standard, in caso di utilizzo simultaneo di più apparecchi tutti ad alto consumo (intorno ai 2000 w) come frigorifero, forno, ferro da stiro ,  e asciugacapelli, o lavatrice ,  lavastoviglie  e  aspirapolvere, può innescarsi un blackout, con tutto quello che ne segue in termi sia di seccatura per riattivare la corrente sia di rischio che uno o più apparecchi si danneggino per le improvvise variazioni di energia.

Se l'utilizzo contemporaneo di più apparecchi e conseguente black out si verificano spesso, è evidente che bisogna provvedere: un modo possibile è sicuramente quello di provare a modificare le abitudini della famiglia, prestando la massima attenzione a utilizzare i vari apparecchi a turno o rotazione, oppure - ed è certamente la strada più sicura e pratica - richiedendo al proprio gestore un aumento della fornitura mensile della potenza di alimentazione, in modo da adeguarla al fabbisogno reale della famiglia in modo da evitare qualsiasi genere di sovraccarico del contatore e conseguente black out.

Come richiedere la variazione della potenza elettrica

Per modificare la quantità di energia elettrica fornita è necessario fare una richiesta al proprio fornitore, sia che si tratti di un operatore del mercato libero sia che faccia parte del servizio di maggior tutela.

Per capire qual è il voltaggio necessario, è sufficiente controllare il display del contatore e valutare la percentuale di energia consumata in eccesso. Il venditore trasmetterà la richiesta al distributore locale, cioè a a chi gestisce fisicamente la rete ed i contatori, che provvederà ad effettuare il cambio di potenza. L'intervento non comporta interventi in casa perché tutto viene gestito dalla compagnia elettrica attraverso la propria centrale. I tempi variano anche molto  in base al fornitore ma, in via generale, sono sufficienti  7 giorni.

Quanto costa l'aumento di potenza

Cambiare la potenza del contatore ha un costo fissato dall’Autorità per l’energia elettrica ed il gas nel mercato di maggior tutela e in parte deciso dal fornitore nel mercato libero .
Nel regime di maggior tutela i costi fissi sono:

  • la quota fissa per variazione potenza è di 26,76€;
  • per ogni kW di potenza aggiuntiva richiesta il costo è di 69,04€;
  • la quota fissa amministrativa è di 23,00€.

L'aumento può essere richiesto a scaglioni fissi da 0,5 kW: significa che è  possibile personalizzare il proprio contatore non solo in base alle necessità, ma anche alla disponibilità economica. L'aumento della soglia di fornitura non comporta la variazione del prezzo per kWh previsto dalla tariffa.

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