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Come attivare luce e gas a Napoli: tutte le informazioni

Costi, documenti, tempi e modi per ottenere la fornitura di luce e gas

Prima di traslocare in una nuova casa o nel nuovo studio, indipendentemente se si trovano nel cuore di Napoli oppure in una zona più decentrata, è consigliabile organizzarsi con anticipo per far attivare dai fornitori scelti le utenze domestiche: acqua, luce e gas. 

A chi rivolgersi, i costi e i documenti da presentare - la scelta del fornitore: per luce e gas, grazie alla liberalizzazione del mercato, è possibile scegliere tra una vasta gamma di fornitori e offerte. Oltre a differenziarsi per il prezzo-base, le società in genere propongono optionals come la manutenzione degli impianti o bonus di benvenuto. E' quindi opportuno prendere quante più informazioni è possibile su prezzi e tariffe, informandosi on-line o rivolgendosi direttamente alle sedi territoriali.

1) Come attivare la fornitura di energia elettrica - i tempi Presentata la richiesta,se si tratta di una nuova fornitura sarà attivata entro 7 giorni lavorativi dalla richiesta presentata dal fornitore al distributore: superato questo termine -  se la colpa non è del cliente, ad esempio perché assente all'appuntamento per  l'installazione/attivazione del contatore - si ha diritto ad un rimborso di 35€ se l’attivazione avviene nel doppio del tempo, 70 €  entro il triplo, 105 € oltre il triplo del tempo (N.B.: i  costi potrebbero essere soggeti ad oscillazioni).

Se invece si tratta di una riattivazione, avverrà entro 2 giorni lavorativi dalla richiesta.

Documenti e costi per l’attivazione della fornitura di energia elettrica:  per chiudere il contratto che precede l'erogazione, occorre: carta d'identità in corso di validità dell'intestatario della fornitura; recapiti - telefonici ed e-mail - per le comunicazioni; indicare se l'abitazione è di residenza o meno; il codice POD, corrispondente all’identificativo della bolletta: associato al contatore è unico per ogni intestatario; la potenza del contatore; eventualmente il codice IBAN per l'addebito dei pagamenti direttamente sul conto corrente bancario.

I costi di attivazione variano in base al fornitore.

- Nel regime di maggior tutela stabilito dall'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA),  sarà necessario versare: un contributo fisso di 26,13 € per oneri amministrativi; un contributo fisso di 23 €; un deposito cauzionale o altra garanzia se richiesto dall'esercente; l'imposta di bollo prevista dalla normativa fiscale (N.B.: possibili variazioni dei costi).

- Per il mercato libero sono da pagare: gli eventuali costi per la prestazione commerciale, che variano con il gestore; eventuale deposito cauzionale o altra garanzia, se richiesto dall'esercente; l’imposta di bollo di 16 €, prevista dalla normativa fiscale.

2) Come attivare la fornitura di gas - i tempi  Il fornitore ha 2 giorni lavorativi per inoltrare richiesta al distributore che, ricevuta e approvata la documentazione, dovrà procedere all'attivazione entro 10 giorni lavorativi: un tecnico abilitato ai sensi della Legge n. 46/90, previo appuntamento, sarà incaricato di effettuare un sopralluogo per verificare l'impianto. Se è tutto in ordine, procederà all’attivazione, diversamente si dovrà procedere alla manutenzione e inoltrare una nuova richiesta di attivazione. L’iter deve impegnare al massimo 12 giorni lavorativi. Ritardi nell’attivazione dovuti al distributore danno diritto a un rimborso di 35 €.

Nel caso in cui il sopralluogo non potesse essere effettuato, la fornitura di gas sarà comunque attivata, ma il distributore ne darà notizia al Comune, che può provvedere alla verifica addebitando i costi al cliente.

Documenti e costi per l’attivazione del gas I documenti devono essere inviati entro 90 giorni dalla data di inoltro della richiesta di attivazione, scaduto inutilmente il termine la procedura viene annullata. Occorrono: carta d’identità in corso di validità; recapiti telefonici o e.mail; il codice PDR che identifica la fornitura, unico per ogni cliente: da specificare la tipologia di fornitura richiesta ovvero se il gas sarà utilizzato per cucinare o per il riscaldamento etc.; l’attestazione di tenuta dell’impianto.

I costi: per gli impianti di uso domestico, il fornitore addebita al cliente circa 40€, indipendentemente dall’esito dell’accertamento. Nel caso in cui l’accertamento non è stato possibile, il fornitore addebita comunque circa 15€ al cliente. Se il controllo viene effettuato dal Comune il costo aumenta a circa 60€. Se l'esito della verifica del Comune rileva problemi nell'impianto, il distributore viene avvertito e può sospendere la fornitura già attivata (N.B.: i costi potrebbero essere soggetti a variazioni).

Nella nostra città potrebbero rivelarsi particolarmente utili alcuni prodotti disponibili sul web per proteggere i contatori da pioggia o sole eccessivo, o i nuovi economici apparecchi che consentono di effettuare autonomamente la lettura dei dati di consumo da comunicare al proprio gestore per la liquidazione del saldo o la correzione di eventuali errori in bolletta:

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