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Martedì, 23 Aprile 2024

Vomero

A cura di Gennaro Capodanno

Vomero, via Aniello Falcone: ha chiuso il bar Cacciapuoti. Sempre di meno i negozi storici sulla collina

"Dopo "soli" 72 anni ce ne andiamo in pensione. Ringraziamo la nostra spettabile clientela. I fratelli Cacciapuoti". Con questo laconico messaggio, affisso sulle ante in ferro chiuse poste all'ingresso dello storico bar pasticceria Cacciapuoti i fratelli Antonio e Andrea Cacciapuoti, titolari dell'esercizio commerciale in questione, uno dei più antichi del quartiere Vomero, posto al civico 13 di via Aniello Falcone, nei pressi dell'incrocio con via Cimarosa, hanno salutato definitivamente i loro affezionati clienti

" "Dopo "soli" 72 anni ce ne andiamo in pensione. Ringraziamo la nostra spettabile clientela. I fratelli Cacciapuoti". Con questo laconico messaggio, affisso sulle ante in ferro chiuse poste all'ingresso dello storico bar pasticceria Cacciapuoti i fratelli Antonio e Andrea Cacciapuoti, titolari dell'esercizio commerciale in questione, uno dei più antichi del quartiere Vomero, posto al civico 13 di via Aniello Falcone, nei pressi dell'incrocio con via Cimarosa, hanno salutato definitivamente i loro affezionati clienti ". A sottolineare, ancora una volta, l'ennesima chiusura di un negozio storico della collina partenopea è Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari, che da tempo segue le vicende legate al terziario commerciale della collina, con particolare riferimento alle cosiddette botteghe storiche.

" Va con l'occasione ricordato - afferma Capodanno -  che, con un analogo messaggio, poco prima della fine dell'anno scorso, i titolari avevano salutato la loro clientela, annunciando la chiusura di un'altra attività storica della collina partenopea: il negozio di frutta e verdura Gallo. Esercizio rimasto attivo per ben 64 anni, dal momento che la ditta "frutta Gallo" era stata fondata nel lontano 1954, coronando una centenaria tradizione della famiglia Gallo nella selezione e vendita di frutta e verdura. Una  tradizione che era stata tramandata da Francesco Gallo, conosciuto come "Don Ciccio", e dalla moglie Anna Canciello, ai figli Antonio e Santo protagonisti, insieme al padre, del punto vendita, tra i più famosi nel capoluogo partenopeo ".

“ L'area collinare della città, che comprende i quartieri del Vomero e dell'Arenella – aggiunge Capodanno -, fino all'inizio di questo secolo, era considerata una delle aree commercialmente più attive e interessanti, anche per varietà, dell'intero territorio metropolitano, ma, negli ultimi lustri, sono emersi, sempre con maggiore evidenza, i segni di una forte quanto irreversibile crisi in diversi settori, dall'artigianato alle cosiddette botteghe storiche, a conduzione familiare. Sicché il numero di esercizi commerciali tradizionali che hanno abbassato definitivamente le saracinesche è lievitato col passare del tempo e, purtroppo, questa tendenza non accenna a fermarsi, come dimostrano anche le recenti chiusure, tra le quali queste ultime del negozio di frutta Gallo e del bar pasticceria Cacciapuoti ".  

" Al punto - puntualizza Capodanno - che, nell'apposito albo degli esercizi e delle botteghe storiche e delle imprese ultracentenarie, pubblicato sul sito internet del Comune di Napoli, aggiornato alla data del 18 dicembre 2018, sono state iscritte appena cinque attività che ricadono nel quartiere Vomero: un negozio di vetri, un chiosco di fiori e tre pizzerie ".

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