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Vomero

A cura di Gennaro Capodanno

Vomero: No alla ricollocazione della fontana in via Scarlatti. A breve sarà lanciata una nuova petizione

La nuova sistemazione va decisa in accordo con i cittadini. Fugate anche le preoccupazioni di quanti temono che al posto della fontana, possa sorgere l'ennesimo gazebo di qualche esercizio pubblico presente nell'area pedonalizzata. Infatti viene precisato che "al posto del manufatto artistico verranno collocate in situ fioriere decorative"

            Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari, dopo il successo della petizione on-line per chiedere lo spostamento della fontana Itaca, petizione che ha raccolto oltre settecento sottoscrizioni e che si è conclusa con la dichiarazione di vittoria, dopo che la fontana è stata rimossa, annuncia il lancio di una nuova petizione per evitare che l'opera venga di nuova collocata nello stesso posto nel quale si trovava precedentemente, vale a dire al centro del tratto pedonalizzato di via Scarlatti al Vomero.

            " Nella nota che ha consentito la rimozione e il trasporto alla depositeria comunale, dell'opera, pubblicata su internet e ripresa da diversi organi d'informazione, si parla di un trasferimento temporaneo della fontana per un intervento di pulitura e restauro e contestuale risistemazione dei sottoservizi, impianto elettrico e impianto idrico, ma in nessuna parte di essa si legge esplicitamente che poi dovrà essere ricollocata di nuovo nella stessa esatta posizione nella quale si trovava precedentemente - sottolinea Capodanno -. Anzi in alcuni passaggi vengono evidenziate alcune criticità rispetto a tale precedente collocazione, sia in relazione alle dimensioni e alle caratteristiche del manufatto artistico sia in ordine all'impiantistica a supporto ".

            " Sul primo aspetto - puntualizza Capodanno - si sottolinea che le dimensioni del manufatto e la sua collocazione al centro della sede stradale rendono difficile la movimentazione dei mezzi di soccorso, aspetto di notevole importanza e che era stato già richiamato più volte in passato. Inoltre, fattore ancora più importante, concernente i temi della sicurezza e dell'ordine pubblico, e che pure era stato oggetto di diverse segnalazioni, si evidenzia che "le caratteristiche del manufatto artistico con la presenza di bordi spigolosi e affilati non si sposano bene con la pressione antropica che via Scarlatti accoglie ogni giorno, soprattutto in caso divenga necessario organizzare un deflusso veloce per motivi di sicurezza"  ".

            " Per l'impiantistica - aggiunge Capodanno -, dopo la constatazione che quella elettrica risulta fatiscente e non più funzionante, si fa definitivamente chiarezza su un aspetto che aveva sollevato più volte numerose polemiche per i volumi d'acqua quotidianamente sprecati nel periodo di funzionamento della fontana dal dicembre del 1999 fino al giugno del 2017, quando fu fermata per la crisi idrica. Si legge infatti che l'impianto idrico della fontana "non prevede ricircolo dell'acqua e questo comporta consumi significati ed un inutile spreco non più tollerabile". Chi pagherà per le notevoli quantità del prezioso liquido dissipate in tutti questi anni, nonostante che più volte si era chiesto, senza avere al riguardo risposte, d'installare una pompa per il riciclo dell'acqua per la fontana, del costo di poche decine di euro? Una domanda che attende risposte dagli organi competenti ".

            " Fugate anche le preoccupazioni di quanti temono che al posto della fontana, possa sorgere l'ennesimo gazebo di qualche esercizio pubblico presente nell'area pedonalizzata - prosegue Capodanno -. Infatti nello stesso documento è indicato che "al posto del manufatto artistico verranno collocate in situ fioriere decorative" ".

           

            Capodanno, a questo punto, auspica che la fontana Itaca possa trovare una più idonea collocazione rispetto a quella dell'isola pedonale di via Scarlatti, anche a ragione delle caratteristiche storiche, artistiche e architettoniche che caratterizzano l'area in questione che mal si sposano con quelle del manufatto, sottolineando, ancora una volta, la necessità che in tutte le occasioni nelle quali occorre collocare opere d'arte su suolo pubblico vengano sempre coinvolti i cittadini, segnatamente i residenti della zona interessata, anche attraverso referendum da attuare con modalità telematiche, così come fu fatto tempo addietro per la sostituzione della palma morta al centro di piazza Vanvitelli, sempre al Vomero.

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