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Vomero

A cura di Gennaro Capodanno

Il quartiere collinare visto da Gennaro Capodanno, ingegnere e a lungo consigliere della circoscrizione. Negli ultimi anni ha costituito diversi comitati per sostenere le battaglie comuni insieme ai cittadini della zona. Tra questi il Comitato per il trasporto pubblico e il Comitato Valori collinari, dei quali è presidente.

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Vomero: basta con fiere e sagre alimentari! Quartiere trasformato in un fast food a cielo aperto

Oramai il Vomero, con i suoi 48mila residenti, su appena due chilometri quadrati di superficie, con i quasi duemila esercizi commerciali a posto fisso, che, notoriamente, attraversano una lunga quanto persistente crisi, con le istituzioni preposte che fino a questo momento non hanno mosso un dito per la soluzione di alcuni gravi problemi che attanagliano il quartiere collinare, assume sempre di più l'aspetto di uno dei tanti paeselli della provincia partenopea, dove, pure per richiamare persone da altre zone limitrofe, tradizionalmente si organizzano sagre e fiere per l'esposizione e la vendita di prodotti alimentari

                " Oramai - esordisce Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari, già presidente delle Circoscrizione - il Vomero, con i suoi 48mila residenti, su appena due chilometri quadrati di superficie, con i quasi duemila esercizi commerciali a posto fisso, che, notoriamente, attraversano una lunga quanto persistente crisi, con le istituzioni preposte che fino a questo momento non hanno mosso un dito per la soluzione di alcuni gravi problemi che attanagliano il quartiere collinare, assume sempre di più l'aspetto di uno dei tanti paeselli della provincia partenopea, dove, pure per richiamare persone da altre zone limitrofe, tradizionalmente si organizzano sagre e fiere per l'esposizione e la vendita di prodotti alimentari ".

            " In passato, - ricorda Capodanno - quando il Vomero, a parte alcuni casali, era una lunga distesa di giardini e di  terre coltivate, coltivazioni tra le quali prevaleva il famoso "broccolo", una sagra di prodotti della terra locali avrebbe certamente avuto una ragione d'essere. Oggi, nel terzo millennio, con la colata di cemento che ha distrutto da tempo orti e giardini sulla collina, certamente non ha più alcun senso. Inoltre va considerato che le fiere di prodotti alimentari, una delle quali attualmente in fase d'allestimento, si tengono in quelle che pomposamente vengono definite "isole pedonali" realizzate in alcuni tratti di via Scarlatti con strade limitrofe e di via Luca Giordano, laddove, in realtà, si tratta tali tratti di strade sono stati semplicemente chiusi al traffico, perlomeno sulla carta, visto che sovente si registra la presenza di autoveicoli privati in transito e in sosta sia per la carenza dei necessari controlli sia per la mancanza di dissuasori a scomparsa ai varchi che garantirebbero il passaggio ai soli veicoli autorizzati. Laddove invece, lungo alcuni di tali varchi, sono presenti solo alcune fioriere "ballerine" che vengono spostate da mani ignote, alla bisogna, per consentire comunque il passaggio degli autoveicoli ".

            " Inoltre  - aggiunge Capodanno - in concomitanza con la chiusura dei suddetti tratti di strada di via Scarlatti e di via Luca Giordano, non è stato realizzato mai neppure uno stallo di parcheggio pubblico limitrofo, la qual cosa ovviamente contribuisce ancor più ad intasare il già asfittico traffico del Vomero, traffico che anche sabato scorso, con autovetture parcheggiate in seconda fila nelle poche strade ancora percorribili, per la mancanza dei necessari controlli, ha paralizzato l'intero quartiere. Senza considerare il fatto che già abitualmente i tratti di strada chiusi al traffico veicolare hanno subito  l'invasione di gazebo, ombrelloni, tavolini e sedie, la qual cosa costringe da sempre i passanti a fare lo slalom ".

            " Inoltre  - puntualizza Capodanno -, va  anche osservato che le iniziative in questione possono avere ripercussioni particolarmente negative sulle attività commerciali dei tratti di strada interessati, dal momento che gli stand, posizionati dinanzi a tali esercizi, in maniera tale che, per osservare i prodotti esposti, i pedoni devono passare al centro della carreggiata, oscurano di fatto le vetrine dei negozi a posto fisso ".

            " Sotto l'aspetto economico, poi - prosegue Capodanno - il danno potrebbe essere ancora maggiore, dal momento che i passanti, attratti dalla degustazione e dalla vendita dei prodotti alimentari esposti negli stand, diserterebbero i numerosi esercizi commerciali della zona, in particolare cioccolaterie, bar, pasticcerie, che, in questi giorni, espongono, per la vendita anche il cosiddetto "torrone dei morti" ".

            " Un altro tema che viene posto all'attenzione degli uffici competenti - aggiunge Capodanno - riguarda le condizioni igienico sanitarie, trattandosi di prodotti alimentari, con la necessità di potenziare i controlli del caso ma anche con un incremento di tutte quelle attività atte a garantire la pulizia dei tratti di strada interessati, attraverso un adeguato e costante servizio, pure, per la rimozione dei rifiuti solidi urbani. C'è poi da tener da conto il problema legato alla sicurezza per le difficoltà che potrebbero insorgere al passaggio dei mezzi di soccorso, ambulanze e veicoli dei vigili del fuoco in particolare, anche a ragione delle notevoli restrizioni delle carreggiate, determinate dagli stand e dell'affluenza del pubblico ".

            Capodanno chiede all'amministrazione comunale di vietare, con apposita ordinanza, l'organizzazione di tali tipi di manifestazioni al Vomero, segnatamente nei tratti di strada chiusi al traffico veicolare e destinati al transito pedonale di via Scarlatti e di via Luca Giordano e, nel contempo, di procedere, attraverso un progetto univoco ed armonico, alla sistemazione complessiva  di tutte le strutture che attualmente occupano il suolo pubblico, nel rispetto delle vigenti normative.

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