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Venerdì, 29 Marzo 2024

Vomero

A cura di Gennaro Capodanno

Vomero: A Pasquetta Floridiana aperta per metà giornata

Al Vomero tante persone che avrebbero potuto fruire per l'intera giornata del lunedì in Albis dell'unico polmone a verde pubblico a disposizione, anch'esso retaggio dell'epoca borbonica, sono state costrette ad abbandonare il parco della Villa Floridiana alle 14:00, ora che era stata fissata per la chiusura, analogamente a quanto avvenuto anche per il giorno di Pasqua

“ Mentre a Caserta si festeggia la scelta di tenere aperta la Reggia, dopo ben 25 anni che era rimasta chiusa, scelta che è stata premiata da un boom di visitatori che hanno affrontato anche lunghe file, pure di trascorrere la Pasquetta in uno dei luoghi simbolo della Campania, al Vomero tante persone che avrebbero potuto fruire dell'unico polmone a verde pubblico a disposizione, anch'esso retaggio dell'epoca borbonica, sono state costrette ad abbandonare il parco della Villa Floridiana alle 14:00, ora che era stata fissata per la chiusura, analogamente a quanto avvenuto anche per il giorno di Pasqua – afferma Gennaro Capodanno, presidente del comitato Valori collinari -. Non è andata meglio a coloro che volevano visitare il museo delle arti decorative, Duca di Martina, ubicato all'interno dello stesso parco, dove la biglietteria ha addirittura anticipato la chiusura addirittura alle 13:15 “.

            “ Altra nota dolente, oltre a quella generata dalla chiusura anticipata dei cancelli della Villa Floridiana e del museo Duca di Martina – prosegue Capodanno -, sempre nel giorno di Pasquetta, è rappresentata dalla chiusura dei giardini della Certosa di San Martino. “.

           

            “ Questo modo di gestire una parte del vasto patrimonio ambientale e culturale del capoluogo partenopeo, peraltro in un momento di forte rilancio anche per gli aspetti turistici, specialmente in alcune occasioni, risulta del tutto incomprensibile. Esso va ripensato, ponendolo al centro di una vasta riflessione che coinvolga tutti i soggetti interessati – puntualizza Capodanno -. In particolare, le questioni che riguardano il verde pubblico, specialmente in un’area come quella collinare con circa 120mila abitanti, impongono una presa di posizione decisa da parte anche  di associazioni, comitati territoriali e singoli cittadini che sia di stimolo alle amministrazioni competenti per la soluzione non più procrastinabile di annosi problemi “.

            “ Per questo – annuncia Capodanno – intendo proporre, anche attraverso i social network, una serie di iniziative finalizzate a organizzare una grande manifestazione pubblica a Napoli, proprio per aprire un dibattito a più voci teso alla valorizzazione e alla fruizione del verde pubblico che, in base agli ultimi dati disponibili, vede il capoluogo partenopeo certamente non brillare tra le metropoli con oltre 250mila abitanti, peraltro con un incremento di verde pubblico per abitante che, negli ultimi tempi, appare del tutto inconsistente “.

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