Tanta rabbia ed irritazione stamani al Vomero da parte dei numerosi abituali visitatori che si sono ritrovati, ancora una volta e senza alcun preavviso, in via Cimarosa dinanzi ai cancelli sbarrati, sicché non hanno potuto accedere al parco della villa Floridiana.

               “ E’ come un incubo ricorrente, che si ripresenta da anni con le stesse modalità e cadenze, ma a differenza dei brutti sogni che al risveglio scompaiono, ci si accorge purtroppo che si tratta di una drammatica realtà – stigmatizza Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari che da tempo si batte, anche attraverso il gruppo su Facebook “ Riappropriamoci della Villa Floridiana”, che conta oltre 1.500 iscritti, affinché quest’unico polmone di verde pubblico a disposizione dei vomeresi venga restituito alla sua piena fruibilità, -. Ancora una volta il parco oggi è chiuso. Ad annunciarlo solo un laconico avviso affisso sui cancelli chiusi, sul quale si legge “ Il parco è chiuso per avversità climatiche e maggiore sicurezza per il pubblico “ “.

                “ Adesso basta, non ne possiamo più – sbotta Capodanno -! Purtroppo a distanza di quasi un anno dalla firma della convenzione tra il Comune di Napoli e la Soprintendenza per il Patrimonio storico, artistico ed etnoantropologico e per il polo museale della città di Napoli, sottoscritta il 20 novembre dell’anno scorso, nulla sembra cambiato. Non solo rispetto ai transennamenti, presenti oramai da lungo tempo, che impediscono ai visitatori l’accesso a buona parte del parco, ma anche perché basta l’annuncio di un peggioramento delle condizioni climatiche per far scattare una sorta d’allarme che comporta la chiusura del parco. Si deduce dunque che esso evidentemente non viene ritenuto in sicurezza neppure nelle poche aree ancora praticabili, che sono essenzialmente il viale d’ingresso su via Cimarosa e l’aiuola centrale, oltre alla zona del museo, alla quale comunque si può accedere dall’ingresso su via Aniello Falcone “.

                “ Non è più possibile tollerare questo stato di cose – continua Capodanno -. All’atto della sottoscrizione della convenzione, avvenuta tra strette di mano e sorrisi, era stato chiarito che la Sovrintendenza avrebbe continuato ad avere cura del museo e della custodia, nel mentre il Comune si sarebbe assunto l’onere della cura del parco, con l'obiettivo di aprire progressivamente le varie aree interdette della villa, affinché fosse del tutto fruibile ai cittadini, cosa che allo stato non si è ancora verificata “.

“ Per altro la villa Floridiana, con l’annesso museo Duca di Martina, sulle cui facciate sono state apposte di recente delle mantovane parasassi per prevenire la possibile caduta di calcinacci, rappresenta, anche se attualmente solo sulla carta, un grosso contenitore culturale – afferma Capodanno -. Basti pensare al meraviglioso Teatrino di Verzura, realizzato dal Niccolini nel 1817, che durante la primavera e l’estate potrebbe essere utilizzato per spettacoli all’aperto anche in considerazione del fatto che, in occasione dei mondiali ’90, la villa fu dotata di un impianto d’illuminazione per consentire l’apertura pure nelle ore serali. Senza considerare poi che all’interno del parco esistono una serie d’immobili che potrebbero essere destinati a ludoteche per bambini e a sale a disposizione degli anziani “.

Per dire basta all’abbandono e al degrado che attualmente affliggono la villa Floridiana, con la riapertura al pubblico, in tempi rapidi, dell’intero parco, lo stesso Capodanno annuncia un programma di iniziative, da concordare con altre associazioni e comitati territoriali, che prevedono, tra l’altro, un flash mob  finalizzato a sensibilizzare l’opinione pubblica ed i mass media sulla gravità della situazione che da anni affligge la storica villa vomerese, anche con chiusure improvvise, come quella odierna.