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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Storie&Controstorie

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A cura di Mario Amitrano

Il tuffo "a volo d'angelo" dello scugnizzo

Una splendida domenica di sole per le decine e decine di ragazzi che si sono cimentati nei tuffi più belli e particolari in una infinita gara fino al tramonto

Alla vista delle macchine fotografiche, gli scugnizzi di Mergellina si danno di gomito, e come per incanto cominciano una sorta di gara a chi realizza il tuffo più bello e spettacolare. Sono tanti, e tutti bravi. I loro nomi sono i più classici: Tonino, Salvatore, Ciruzzo e via dicendo.

Si tuffano senza problemi, con gli stili più disparati, a "cufaniello", di testa, "a bomba", e poi si guardano attorno, chissà, magari fanno colpo su qualcuna delle ragazzine, scugnizze anche loro, che li osservano. Tutti bravi, ci mancherebbe. Tutti esperti tuffatori. Difficile scegliere il più bravo o il tuffo più particolare.

Uno di loro, però, sembra svettare su tutti. Quello di Ciro (nome di fantasia) è un tuffo "a volo d'angelo", col Vesuvio sullo sfondo e gli sguardi ammirati dei compagni che alla fine lo applaudono pure. Quando riemerge dall'acqua Ciro non sembra neppure contento e soddisfatto, e subito ci riprova, seguito a ruota dagli altri scugnizzi, in una infinita gara a chi realizza il tuffo più bello. Di tempo a disposizione, infatti, i ragazzi ne hanno tanto: la splendida domenica di sole che ha "baciato" Napoli ne ha visti di tuffi...

Il tuffo "a volo d'angelo" dello scugnizzo

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