Totò, Eduardo e Pulcinella i "pastori" più gettonati
Ma tra le statuine di San Gregorio Armeno trionfa sempre Maradona
Folla delle grandi occasioni a San Gregorio Armeno.
Natale si avvicina a grandi passi e la gente ha preso già da qualche giorno d'assalto la stradina dei pastori.
"Tutti guardano, pochi comprano". Il refrain dei bottegai è sempre lo stesso. La curiosità è tanta, ma spesso i soldi a disposizione sono pochi, e la gente si accontenta di sognare ad occhi aperti tra bancarelle e negozietti, tra una statuina di Totò e una di Eduardo, tra la gigantografia di Pino Daniele e quella di Ancelotti, oppure tra Pulcinella e l'asinello, la Madonna e San Giuseppe, Gesù Bambino e i Re Magi.
Ogni anno qualche nuovo ingresso. Molti hanno apprezzato la statuina di Nadia Toffa, altri restano fedeli a quella di Malgioglio o della De Filippi, passando per Joker e Cannavacciuolo, lo chef della tv, ma anche gli altri sempreverdi Troisi e la Loren, il tennista Federer e Valentino Rossi.
Immancabile resta anche lui, il "dio" del calcio: Diego Armando Maradona. La sua immagine, piccola o grande che sia, continua a essere sempre presente su qualsiasi bancarella, in qualsiasi negozio. A distanza di 35 anni dalla sua venuta a Napoli, Maradona ha un posto fisso tra i pastori di San Gregorio Armeno. E mai nessuno riuscirà a toglierlo da lì, neppure quel Cristiano Ronaldo o quel Lionel Messi che qualcuno, blasfemo, ogni tanto, prova ad accostare a lui.