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Storie&Controstorie

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A cura di Mario Amitrano

"Questo non è un servizio, ma un mezzo servizio"...

Gianni Simioli, nei panni del giornalista Raimondo Ubini, telefona in diretta all'ANM per chiedere chiarimenti sui 40 centesimi in più che dovranno essere pagati per poter acquistare i biglietti a bordo degli autobus

Esilarante telefonata di Gianni Simioli, conduttore de "La Radiazza" su Radio Marte, all'ANM, l'Azienda Napoletana per la Mobilità. Nel corso della trasmissione, e nei panni di Raimondo Ubini, un immaginario giornalista che da tempo è diventato una sorta di "incubo" per chi cade nella sua rete, Simioli ha tentato di ottenere qualche chiarimento in merito all'imminente novità (dal 20 dicembre) che consentirà ai viaggiatori sprovvisti di acquistare il biglietto anche a bordo degli autobus.

La telefonata è stata smistata dal centralino ANM all'Ufficio Clienti, un cui dipendente ha poi passato la telefonata a un sedicente "ingegnere", al quale Simioli ha chiesto come mai l'acquisto dovrà essere fatto ad un costo maggiorato di 40 centesimi rispetto al prezzo effettivo di 1,10 euro e come mai l'utente dovrà essere munito dell'importo esatto senza poter sperare di avere il resto in caso di acquisto con una moneta da 2 euro o con una banconota.

Arrampicandosi un po' sugli specchi, l'ingegnere ha risposto che i 40 centesimi sono da addebitare per il costo del servizio di vendita a bordo, ed è a questo punto che Simioli-Ubini ha colto la palla al balzo per ribattere che il servizio sarà incompleto, visto che il personale ANM non potrà rilasciare l'eventuale resto. "Questo non è un servizio intero - ha detto al suo interlocutore -, ma un mezzo servizio. A questo punto dovreste chiedere solo 20 centesimi in più rispetto al prezzo effettivo, e non 40".

Il divertente siparietto è proseguito fino a quando l'interlocutore ha chiuso la telefonata, e Simioli, scherzando ma non troppo, ha quindi fatto tutti gli auguri del caso all'ascoltatore successivo che, qualificandosi come un autista ANM, ha spiegato che la sua categoria non ha gradito questo nuovo incarico ma dovrà adeguarsi perchè così stabilito dai contratti nazionali.

"E chissà cosa succederà, a bordo degli autobus, dal 20 dicembre in poi", ha concluso "Raimondo Ubini", lasciando intendere che sarà molto facile cadere in confusione da entrambe le parti (viaggiatori e ANM) nell'applicazione della nuova normativa.

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