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Redazione

Cosentino vs Bocchino e le comiche di De Luca

Le guerre intestine del Pdl minano il futuro della Campania, ma c'è chi la prende con ironia.

Le divisioni interne del Pdl si acuiscono in silenzio, la battaglia chiude i battenti quando va in scena Caldoro, ma dietro le quinte i protagonisti hanno le sinistre sembianze di Re Claudio e di Macbeth. La fantastica fabbrica di Willy Wonka, si sta rivelando ricca di trucchi e ciò che sta emergendo è un’opportunità sempre più appetitosa per il contrappasso.


Le più insidiose strategie militari attaccano in periferia, riuscendo a trovare un anello debole e la chiave giusta, si può con poco sforzo fare in modo che il sistema imploda da sé. In Campania si è messa in opera una competizione affatto strategica, tra Cosentino e Bocchino nel riflesso delle due figure più importanti del partito che rischia per un gioco di ambizioni di far perdere di vista il territorio.


A poco più di un mese dalle elezioni compaiono sui giornali, dati economici che dipingono in toni scuri il bilancio di quest’amministrazione. Il ministro della Salute ha dichiarato in una conferenza, tenuta insieme alla Carfagna e al candidato Presidente Caldoro: «Il disavanzo della sanità campana è stato stimato in 422 milioni di euro. Ci sarà una nuova verifica a marzo: qualora fosse confermato un ulteriore peggioramento dei conti scatterà l’innalzamento delle aliquote fiscali oltre il massimo previsto».


La filiera del Pdl migliorerà le cose dice Caldoro: «La nomina di un assessore alla sanità capace, competente e moderno in grado di connettersi con le scelte del governo», nel frattempo però qualche giornalista ha notato Fazio fischiettare e guardare per aria, mentre raccoglieva una decina di dosi di vaccino non distribuite, che gli erano cadute dalla borsa.


La provincia più ricca, considerando le persone fisiche è Salerno, che può vantare sia il maggior numero di stipendi superiori a 100 mila euro, e la maggiore percentuale di contribuenti. A Napoli, solo il 37% della popolazione dichiara un reddito, mentre il 31% dice di poter campare d’aria, il 14% di sogni e il restante 18% non sa.


A rassicurare i napoletani sul loro futuro interviene De Luca: «Vi prometto 1 milione di posi di lavoro!! »… ah no scusate, mi sono confuso, lo diceva in relazione alla sua idea per la riqualificazione delle coste: «Abbiamo il più grande distretto turistico del mondo. Abbiamo Coroglio, Bagnoli, questa meraviglia di costiere: possiamo avere 50mila posti di lavoro in 5 anni».


Nel suo intervento al supercinema di Casellammare, De Luca è riuscito a coinvolgere il pubblico con con la semplicità e l’ironia, scatenando non poche risate con sottilissime battute. A proposito della Gelmini: «Una sgallettata che con la sua riforma fa uscire 7mila precari dalle scuole della Campania». Di Italo Bocchino: «Quel fifi che porta sfortuna, non lo nomino neppure». Infine del suo diretto avversario: «Tenero, lo chiamo Caldorino, ricorda quella gassosa senza tappo. Il problema è che non conta lui, contano solo Cosentino e Carfagna, in lotta tra loro». Impresari vampiri già tramano contro, sognano per De Luca una carriera da comico nello stile Cochi e Renato, in duo con un altro personaggio spiritoso, ma non ben identificato della politica italiana.


Fabio Raimo

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