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A cura di Redazione NapoliToday

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Il padre di Nicholas Green: "Hanno ucciso mio figlio, ma ho trovato pace donando i suoi organi"

Nicholas Green aveva 7 anni quel primo ottobre 1994, quando un'automobile affiancò quella in cui viaggiava sulla Salerno-Reggio Calabria con padre, madre e sorellina. In quella vettura c'erano due rapinatori che avevano puntato la famiglia di Nicholas scambiandola per gioiellieri. Spararono e colpirono il bimbo, che si spense due giorni dopo. 

Ospite di NapoliTalk, il papà di Nicholas, Reginald Green, racconta che "...quando io mia moglie decidemmo di donare gli organi di nostro figlio, ebbi una sensazione di pace e fu la prima cosa bella dopo giorni di tragedia". Reginald è tornato in Italia 50 volte, come è andato in altri paesi per promuovere la pratica della donazione degli organi. 

Non solo questo. Reginald è un fermo sostenitore del fatto che le famiglie dei donatori debbano incontrare quelle dei beneficiari: "In America è molto più semplice che in Europa e posso assicurare che i benefici per entrambe le parti sono enormi. Sapere che gli organi di mio figlio hanno salvato sette vite, mi ha aiutato nell'elaborazione del mi lutto". 

Infine, un messaggio ai genitori che vivono la sua stessa tragedia: "Non posso dire a nessuno cosa fare. L'unica cosa che posso dire è che chi deciderà di donare gli organi di un figlio potrà trovare un aspetto positivo anche nella tragedia, perché si rende il mondo un posto migliore". 

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