"Mi preoccupano le persone della mia età maniache della tecnologia dei social. Fanno un mare di selfie e non si alzano dal letto se non si accende lo smartphone". Simone Schettino ha superato i 50 da un paio d'anni, ma non si mette dalla parte dei suoi coetanei. Ospite della rubrica NapoliTalk, ci tiene a precisare che lo spettacolo "Fondamentalmente Show", al Teatro Totò dal 13 al 15 aprile, è  difesa dei giovani: "Se il mondo non va non è colpa loro ma di quelli della mia generazione". 

Battute dissacranti e un pizzico di riflessione. Il marchio di Schettino è questa da oltre vent'anni e alle nuove leve della comicità consiglia: "Facciano un po' di palestra nei locali, perché lì se non fai ridere in tre minuti devi scappare per l'uscita di servizio. Chi è nato direttamente con la tv tende a legarsi a battute facili e tormentoni per essere riconoscibili". 

 Spera di tornare al cinema, dopo la sua prima esperienza da regista con 'Made in China napoletano' dove ha raccontato la risposta dei partenopei alla 'colonizzazione' cinese. L'unico rimpiato? "Non essermi laureato in Giurisprudenza, anche se avrei rischiato di offendere qualche magistrato particolarmente permaloso".