Le residenze (poco conosciute) dei Borboni a Napoli
NapoliToday vi accompagna in un tour alla scoperta delle residenze secondarie dei sovrani borbonici
Tra il 1734 i il 1861 i Borboni hanno fatto costruire ed hanno acquisito numerose residenze in Campania. Alcune delle quali sono diventate luoghi di abitazione mentre altre alloggi per una breve permanenza. Dopo l’elenco delle residenze principali, scopriamo quali sono le residenze secondarie dei sovrani borbonici tra Napoli e Provincia.
Villa Floridiana
La Villa Floridiana, con il suo meraviglioso parco, rappresenta uno dei principali polmoni verdi della città. E’ sede di una delle residenze reali borboniche in Campania. Fu acquistata nel giugno 1815 da Ferdinando IV di Borbone per la moglie morganatica Lucia Migliaccio,chiamandola in suo onere Villa Floridiana. La vecchia costruzione fu ristrutturata in stile neoclassico dall’architetto Antonio Niccolini ebbe l'incarico di ristrutturare la vecchia costruzione e tra il 1817 e il 1819 fu realizzato l'ampio parco di stile romantico con 150 specie di piante tra cui lecci, pini, platani, palme, bossi e una ricca collezione di camelie e aperto un nuovo ingresso in direzione di Chiaia . Al termine dei lavori il complesso comprendeva due ville, villa Lucia e villa Florìdia, un teatrino all'aperto detto “della Verzura” e un tempietto circolare d'ordine ionico. Alla morte della coppia regale, il complesso fu ereditato dai figli del primo matrimonio della duchessa. Villa Lucia e parte del parco furono poi venduti al Conte Pasquale Stanislao Mancini e la Fioridiana e il resto del parco furono acquistati nel 1919 dallo Stato, che realizzò il Museo Nazionale delle Ceramiche dove è esposta una collezione di ceramiche databile dal XII al XIX secolo ricevuta in donazione da Maria Spinelli di Scalea, che l'aveva ereditata dallo zio Placido di Sangro, duca di Martina, da cui il museo prende il nome.
Dove: Via Domenico Cimarosa, 77