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I media e Napoli

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A cura di Emiliano Dario Esposito

Il complesso discorso sulla città attraverso le sue più controverse rappresentazioni, sia interne che esterne

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Sfottò a Napoli e ai meridionali, 'Sesso Droga e Pastorizia' e la sua satira “old”

Post continuamente politically incorrect e un milione e mezzo di iscritti. Ma un problema: i luoghi comuni su Napoli reiterati fino a stancare

Sesso Droga e Pastorizia è una pagina Facebook che fa capolino tra le rassegne stampa abbastanza di frequente. Gli intenti satirici di amministratori e iscritti (un milione e mezzo di persone) passano solitamente per meme, luoghi comuni controbuonisti e scherno o esaltazione trash del degrado estremo.

Un fenomeno interessante se se ne coglie la portata, da preservare se in nome del #jesuischarlie, ma abbastanza stucchevole e poco divertente nel gusto di alcuni argomenti. Senza voler arrivare a tacciare la pagina di discriminazione e razzismo – che sono due problemi seri – il Sud e Napoli, e la ripetizione all'infinito di luoghi comuni e battutine su di essi, sono la fine di ogni divertimento e di ogni inventiva.

Controlliamo le ultime 24 ore di post, e troviamo lo sfottò per i meridionali che vanno al Nord (“Sfottono il Nord per clima e cibo. E poi vanno a viverci”), e quello per i falsi invalidi (foto di un cieco che in metro scrolla lo smartphone, didascalia “La città non ve la diciamo”, commenti del tipo “Non è Napoli perché la signora di fronte ha ancora il braccialetto” e così via...).

Insomma, il web è la novità del secolo, il politically incorrect rompe gli schemi e va bene, perché allora aggrapparsi ad argomenti così triti e ritriti, e diventare automaticamente “vecchi”?

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