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I media e Napoli

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A cura di Emiliano Dario Esposito

Il complesso discorso sulla città attraverso le sue più controverse rappresentazioni, sia interne che esterne

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Rai, dopo il collegamento da Napoli lo scivolone in studio: "Salutiamo carcerati e neomelodici"

La conduttrice di "Quelle brave ragazze" ironizzava su un certo modo di fare di alcuni speaker radiofonici delle radio private, ma la frase ha generato polemiche

"Scivolone" dell'attrice e comica Valeria Graci, che in diretta sulla Rai è incappata in una frase a proposito di Napoli poco gradita ad alcuni telespettatori. A denunciare quanto accaduto nel corso di “Quelle brave ragazze”, contenitore estivo del mattino di Rai1, sono il consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli, e lo speaker de La radiazza di Radio Marte Gianni Simioli.

“Napoli e i napoletani – spiegano Borrelli e Simioli – continuano a essere vittime di stereotipi che, purtroppo, sono alimentati anche da conduttori televisivi che, lavorando in Rai, la televisione di Stato, dovrebbero evitare cadute di stile del genere che appaiono come vere e proprie offese verso una città e un popolo”.

La Graci – una delle conduttrici della trasmissione – dopo la conclusione di un collegamento, nel salutare il quartiere Sanità e Napoli, ha detto: “Salutiamo i carcerati e salutiamo i neomelodici”. La frase, detta con ironia, voleva prendere in giro alcuni speaker di radio locali che in un passato più o meno recente erano soliti concludere così le loro trasmissioni.

“Chiamata in diretta da La radiazza – hanno aggiunto ancora i due autori della denuncia – la conduttrice ha spiegato che non voleva offendere nessuno, anche perché è ed è orgogliosa di essere mezza meridionale”. L'invito ironico di Borrelli e Simioli è stato, a quel punto, di “chiudere collegamenti con Milano salutando tangentisti e corrotti della Lega”.

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