Marina La Rosa partecipò alla prima edizione del Grande Fratello, targato 2000. È intervenuta, su Dagospia, a proposito del nuovo format del Grande Fratello Vip, e si è anche soffermata sul caso mediatico creatosi intorno al pugile napoletano Clemente Russo.

"A noi dedicavano le copertine di tutti i giornali, per noi le ospitate televisive più pagate, ma anche ospitate nei locali, discoteche, inaugurazioni e sagre – ricorda quella che venne soprannominata la "gattamorta" – La televisione è un tritacarne ed io dovevo essere lì, qui, là".

Poi la notorietà è finita, e anche il Grande Fratello come lo conoscevamo prima di quest'edizione dedicata ai cosiddetti Vip. "I nostri cari vip, una volta tolta la maschera, danno il peggio di se stessi", racconta.

Ma – e qui è la sorpresa – non si riferisce a Clemente Russo e Stefano Bettarini: "Nu brav’ uaglione – spiega del napoletano – che non ha fatto niente di diverso da ciò che fanno la maggior parte degli uomini".