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A cura di Redazione

Sempre più ingredienti Slow Food sulle pizze napoletane

Tra le eccellenze regionali, le Alici di menaica, gli Antichi Pomodori di Napoli, i Fagioli Cannellini Dente di Morto di Acerra, il Broccolo Aprilatico di Paternopoli, il Carciofo Violetto di Castellammare

Ortaggi, legumi, formaggi e salumi che vengono riconosciuti Presidi da Slow Food. Realtà che nascono da una storia di appartenenza territoriale radicata, da una tradizione contadina o artigianale.

Facciamo allora il punto della situazione. In Campania i Presidi sono ventuno e rappresentano alcune delle eccellenze regional: le Alici di menaica, gli Antichi Pomodori di Napoli, i Fagioli di Controne, i Fagioli Cannellini Dente di Morto di Acerra, la Soppressata di Gioi, il Broccolo Aprilatico di Paternopoli, la Cipolla di Alife, il Conciato Romano, il Carciofo Violetto di Castellammare.

Un impulso notevole alla loro diffusione in questi anni è stato dato dall'utilizzo che ne fanno cuochi e pizzaioli. D'altronde, oggi una buona pizza si riconosce dall'impasto, ma anche dalla scelta delle materie prime utilizzate per arricchirne il gusto: pomodori, latticini, verdure, olio. In fondo, c'è davvero solo l'imbarazzo della scelta.

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